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Nelson Mandela

Nelson Rolihlahla Mandela nasce il 18 luglio 1918 e, dopo aver finito gli studi, si dedicò alla politica, diventando membro dell’Africa National Congress, nel quale per tanti anni ha guidato campagne pacifiche contro “Apartheid”, cioè la segregazione dei neri in Sudafrica ad opera della minoranza bianca. Nel 1960 vengono eliminati 69 militanti dell’ANC, ma fortunatamente lui sopravvive e successivamente dà vita a una frangia militarista con l’intenzione di prendere le armi e difendere i propri diritti. Tutto ciò segnò la sua vita. Nel 1963 viene arrestato e condannato all’ergastolo ma con quel gesto Mandela divenne il simbolo della lotta e l’iniziatore della ribellione. Nel febbraio del 1985 il presidente sudafricano Botha decise di fargli un’offerta: lo avrebbe lasciato libero, fuori di prigione, ma a una sola condizione, che la guerriglia, ovvero la forma di conflitto armato in cui uno dei due avversari è troppo debole militarmente e poco organizzato per sostenere degli scontri in campo aperto con l’esercito nemico, si fermasse. Tutto ciò era però ideato perchè Mandela venisse screditato, facendo intuire alla gente che fosse un uomo disposto a combattere anche con la violenza.

Ma lui rifiutò l’offerta e preferì rimanere in prigione, incitando i neri alla non-violenza e alla resistenza per il riconoscimento dei loro diritti. Venne liberato solo nel 1990, su pressione dell’ONU che aveva isolato il Sudafrica politicamente ed economicamente. Nel 1994, l’anno in cui anche i neri poterono votare, venne eletto presidente del Sudafrica e capo del governo; nel giugno del 2004, all’età di 85 anni, si ritirò perché preferì passare il tempo con la sua famiglia. Nelson Mandela è stato il simbolo del Sudafrica per aver dedicato tutta la propria vita alla lotta contro l’Apartheid e per essere riuscito a conquistare la libertà per il suo popolo.

Ilaria Genovese

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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