L’uomo del XXI secolo
L’arrivo del nuovo anno porta con sé le speranze e i buoni propositi per la realizzazione dei desideri di ognuno di noi.
Per quanto possano essere irraggiungibili a volte i sogni, l’uomo moderno si sforza ben poco per far sì che essi possano diventare realtà. Complice del fatto è sicuramente la realtà sociale in cui egli vive; una società sterile e fredda, dove la comunicazione ormai è solo social e virtuale.
L’uomo perde la sua creatività originaria, lascia spazio alla tecnologia avanzata della quale si serve quotidianamente in molti ambiti e di cui oggi non può fare a meno.
Egli vive nella galassia di internet, dove i nuovi mezzi di comunicazione incidono sui processi culturali, sulle forme politiche nonché sui procedimenti educativi.
Ecco perchè questi nuovi strumenti impoveriscono e indeboliscono la forza del pensiero del singolo individuo che non solo smette di sognare ma confonde il suo potere di connessione con la perdita stessa della propria creatività.
L’uomo del XXI secolo è un essere già colto e apparentemente perfetto; conosce il mondo e crede di poterlo dominare ma se lo si attenziona nello specifico, egli è disorientato e privo di identità vera e propria.
Questa problematica, pertanto, si riflette sia all’interno della famiglia sia nella società in cui vive: manifesta confusione continua perchè non ha il coraggio di portare avanti le proprie idee; teme le conseguenze delle proprie scelte e non ha libertà in quanto il proprio pensiero è frutto di condizionamenti esterni.
È inutile negare, dunque, che tutto ciò abbia permesso la nascita di una forma di schiavitù subdola, alla quale siamo ognuno di noi inevitabilmente legati.
Sarebbe auspicabile una società diversa da quella odierna, dove l’uomo possa davvero ritrovare sé stesso e la modernità possa di pari passo aiutarlo sia nella formazione della persona, sia nel sociale.
Giovanni Gambino IV A MM