Il Medioevo non è poi così lontano…
espressioni medievali che noi usiamo nel quotidiano.
Per molti, ancora oggi, quando si parla di Medioevo, si pensa ad un periodo buio, rozzo.
Tutto ciò anche a causa dei mezzi di comunicazione e specialmente della tv che ci trasmette spesso un’idea errata.
Invece questo periodo storico che parte dall’ età antica cioè dalla caduta dell’Impero Romano (476 d.C.) alla scoperta dell’America (1492) è ricco di vicende ed usanze anche curiose.
Umberto Eco, famoso scrittore, disse che tante cose che ancora oggi facciamo nel nostro quotidiano sono il frutto di usanze e invenzioni risalenti al Medioevo.
Proprio per la sua importanza, ogni anno si celebra a Gubbio una manifestazione che si svolge in cinque giorni, dove vengono illustrati i dieci secoli di storia attraverso mostre e spettacoli.
Tra le tante cose cui si riferiva lo scrittore Umberto Eco, che accomunano il Medioevo ad oggi, troviamo certi termini del nostro linguaggio attuale, riconducibili a modi di dire medievali.
La cosa risulta alquanto sbalorditiva, anche perché è trascorso davvero tanto tempo, invece è proprio così. Iniziamo a capire di cosa stiamo parlando.
Chissà quante volte ci capita di dire:
TAGLIAMO LA TESTA AL TORO
Questo modo di dire, molto comune in Italia, va inteso, ovviamente e per fortuna, in senso figurativo. Significa prendere una decisione drastica, anche a costo di subire qualche rinuncia o addirittura un danno, in modo da risolvere il problema in maniera sbrigativa.
Riguardo all’origine di questo modo di dire ci troviamo di fronte a più possibilità.
La prima risale al XII secolo e tira in ballo Venezia, la città di Aquilea e Papa Adriano IV. In poche parole Papa Adriano IV obbligò Venezia ad accettare ogni anno, al posto dei colpevoli di una disputa con Aquilea, alcuni maiali e un toro. I Veneziani mettevano in scena per l’occasione un processo-farsa che giudicava e condannava degli animali. Le povere bestie venivano alla fine pubblicamente decapitate. Questa barbara usanza ebbe fine intorno al 1800.
Ma ecco altri modi di dire che noi usiamo:
METTERSI NELLE MANI DI QUALCUNO
Significa per noi porre fiducia a una persona.
Anche nel Medioevo il detto non si discosta molto, il modo di dire nasce dal giuramento di fedeltà del vassallo al suo signore. E da una specifica cerimonia, nata in epoca carolingia.
Con la “immixtio manuum”, la “immissione delle mani”, l’inferiore (il vassallo) metteva le sue mani in quelle del superiore (il feudatario). Così, attraverso un rapporto personale, i “fidelis” erano legati al sovrano. Altra espressione cromatica:
ESSERE AL VERDE
Questo termine molto usato oggi, significa rimare a corto di soldi.
Nel Medioevo era solito usare una stoffa verde per foderare i forzieri contenenti le monete.
Intravedere il verde significava che le monete erano prossime a finire.
Ma anche: ESSERE DI MANICA LARGA
Questo modo di dire significa per noi essere generosi ma anche un po’ spendaccioni.
Nel Medioevo le maniche larghe erano indossate dai ricchi, i quali su un vestito ne avevano di diversi tessuti che cambiavano all’ occorrenza.
Da tutto ciò che abbiamo appreso, possiamo dire che anche nel Medioevo c’era un tocco di modernità, e quindi possiamo affermare che dopo questo breve racconto tutti noi ci sentiamo più vicini ad un’età lontana.
Anna Virgilio
classe IC
scuola media Garibaldi