LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI
Il XX secolo è stato caratterizzato dalla seconda rivoluzione industriale che se da un lato ha portato nella società molti beni di consumo, dall’altro ha visto sviluppare tutte quelle industrie che hanno aumentato le emissioni di gas nell’atmosfera. Per molti decenni si è pensato solo ai profitti e non a come si stava rovinando la natura.
Infatti l’abbondanza di gas nocivi e di anidride carbonica nell’atmosfera hanno causato gravi danni alla salute del nostro pianeta e l’uomo, invece di porvi rimedio, ha dato il colpo di grazia aumentando il fenomeno della deforestazione e utilizzando energie non rinnovabili come petrolio e carbone, altamente inquinanti.
Tutto questo ha amplificato il fenomeno del surriscaldamento globale che sta causando lo scioglimento dei ghiacciai.
Gli effetti dello scioglimento dei ghiacciai potrebbero essere disastrosi, infatti sono molte le specie animali che potrebbero estinguersi, come gli orsi polari, e causare uno squilibrio della catena alimentare con conseguenze negative per interi ecosistemi, uomo compreso!!
Il problema non è solo per gli abitanti delle zone polari, ma anche noi che abitiamo lontani dalla calotta polare cominciamo ad accorgerci di tali effetti: sempre più spesso assistiamo a fenomeni naturali “strani”, periodi di forte siccità alternati a periodi di forti piogge, stravolgimento delle stagioni, aumento del livello oceanico, che può provocare la scomparsa di città costiere o intere isole e non dimentichiamo che il 60% della popolazione mondiale vive sulle zone costiere.
Per fortuna i paesi industrializzati del mondo hanno capito che bisogna intervenire prima che sia troppo tardi e il modo migliore per farlo è trovare fonti energetiche alternative che possano ridurre l’emissione di gas nocivi nell’atmosfera. Negli ultimi decenni si sta cominciando a sfruttare l’energia eolica e quella solare che inquinano pochissimo. Però prima di tutto dobbiamo capire che questo è un problema che riguarda ognuno di noi, non dobbiamo girarci dall’altra parte e pensare che non sia un nostro “affare”, dobbiamo sentirci responsabili in prima persona, tutti nel nostro piccolo dobbiamo collaborare a migliorare la salute del nostro pianeta, perché dobbiamo dare a chi viene dopo di noi la possibilità di godere di quelle meraviglie della natura di cui abbiamo goduto noi. Basterebbe pensare che siamo ospiti della Terra e non è educato da parte nostra ricambiare la sua ospitalità sporcando e distruggendo tutto.
ROSARIO FARINA III E