Riemerso a Roma il tesoro di Traiano sotto un…. tombino!
Qualche giorno fa a Roma in piazza del Tempio di Diana, sul colle Aventino, tra le macchine parcheggiate, sono stati eseguiti degli scavi in un tombino apparentemente come tutti gli altri. Per scoprire, però, che in realtà altro non era che la porta di accesso verso una meraviglia del mondo romano antico, probabilmente legata alla figura di Traiano. Secondo gli studiosi si tratta della cosiddetta «Privata Traiani domus», cioè dell’abitazione di Traiano prima che diventasse imperatore.
Sotto il livello stradale, a dieci metri di profondità, si apre un pozzo in cui possono scendere soltanto gli esperti con attrezzature speciali; calandosi si arriva alle volte, trovando una ripida scala metallica a pioli che conduce fino al pavimento. All’interno ci sono cinque sale interamente decorate con affreschi con uno stato di conservazione eccellente, con pareti alte più di 6 metri decorate a fondo bianco con linee rosse, verdi e gialle, con candelabri e affreschi di animali e vegetali. Si tratta di un ambiente caratterizzato da una doppia volta a crociera con schemi di figure geometriche. L’esplorazione e la documentazione sono stati svolti dagli speleologi dall’Associazione Roma sotterranea, nell’ambito di un progetto rivolto allo studio monumentale e del relativo contesto storico e topografico. Per la prima volta è stato possibile eseguire una precisa campagna di foto e video del sito, grazie alla quale è stato possibile costruire un modello tridimensionale.
L’esame sullo stile delle pitture fa ipotizzare un modello più tardo dell’epoca di Traiano, compreso tra l’età della dinastia degli Antonini e quella dei Severi. Soltanto alcune murature e le volte risalgono agli inizi del secondo secolo d.C., infatti si pensa che in seguito il complesso sia stato inglobato nelle fondazioni delle grandi terme deciane, costruite dall’imperatore Decio tra il 249 e il 251 d.C.
Il sito è stato riportato alla luce intorno agli anni 1920 in occasione di alcuni lavori della piazza, probabilmente risalgono proprio a questi anni le prime indagini e i restauri visibili ancora oggi.
Una meraviglia raccontata per la prima volta proprio pochi giorni fa in occasione della mostra “Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa” sperando nella possibile progettazione di un accesso consentito a tutti per poter entrare e visitare la splendida “Privata Traiani domus”.
Marica Genovese II C BS