Un Grande balzo per l’umanità
“Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” (Inferno, XXVI)
Fin dall’antichità, l’uomo ha sempre desiderato fare un salto nel cielo azzurro che ci circonda, per vedere cosa ci fosse lì fuori, dove l’occhio umano non riesce ad arrivare.
Il grande Leonardo Da Vinci, quando l’automobile non esisteva ancora, pensava al cielo. Egli riteneva che “Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare.” E non è un caso se la capacità di osservazione e la sua fantasia gli permisero di immaginare macchine che sarebbero state costruite secoli dopo, come l’elicottero.
Il primo aeroplano fu costruito dai fratelli Wright nel 1903 e venne chiamato Flyer. Inizialmente l’aereo fu considerato una semplice curiosità per appassionati, ma a poco a poco si iniziò a riconoscerne le potenzialità, così furono costruiti i primi modelli capaci di prestazioni ritenute impossibili sino a poco tempo prima, come sorvolare le Alpi o il Canale della Manica.
Durante la Grande Guerra, l’aereo fu un vero e proprio strumento tattico e strategico.
Nel 1927 Charles Lindbergh compì la prima traversata aerea in solitaria e senza scalo dell’Oceano Atlantico. Questa magica impresa, compiuta agli inizi della storia del volo, lo consegnò direttamente alla leggenda e a prestigiosi riconoscimenti. Da allora, l’uomo ha continuato a perfezionare la tecnica del volo, fino a raggiungere traguardi inimmaginabili.
Nel 1961, Yury Gagarin visitò per la prima volta lo spazio, facendo un intero giro intorno alla terra. Indimenticabili le sue parole: «Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini.».
Gagarin dimostrò che l’uomo era in grado di volare oltre le previsioni, diventando, a soli 27 anni, il primo uomo della storia ad orbitare intorno alla Terra ed a osservarla dallo spazio.
Otto anni dopo, nel 1969, la missione Apollo 11 fu portata a termine, facendo di Neil Armstrong il primo uomo a posare piede sulla Luna.
Solo nel 2005, Armstrong rese noti i suoi timori iniziali di un possibile fallimento della missione; pensava, infatti, che avessero solo il 50% di probabilità di successo e nel descrivere le sue emozioni, dopo l’allunaggio disse: «ero sollevato, estasiato ed estremamente sorpreso che avessimo avuto successo […] Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità».
Oggi, spostarsi in aereo da una parte all’altra del mondo in poche ore o vedere portare a termine con successo una missione spaziale, è per l’uomo una cosa normale, eppure, solo poco più di cento anni fa, volare sembrava un sogno: l’intelligenza umana ha dimostrato che i sogni possono diventare realtà!
G. Lucchese – hanno collaborato: S. Pulio, V. Pulio, M. Laganà (3 A)
I.C. LA PIRA/GENTILUOMO MESSINA