venerdì, Novembre 22, 2024
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Incredibile scoperta: il cavallo di Troia non era un cavallo!

Conosciamo la leggendaria storia del cavallo di Troia. Odisseo (per i Romani Ulisse) finse di ritirarsi dalla guerra lasciando ai Troiani un regalo: un gigantesco cavallo di legno. All’interno erano nascosti i soldati Greci. I Troiani portarono il regalo dentro le mura della città e i soldati durante la notte uscirono dal cavallo e distrussero Troia.

Secondo l’archeologo navale, specializzato in navi antiche, Francesco Tiboni dottore di ricerca dell’Università di Marsiglia e collaboratore di diverse università e enti stranieri ed italiani, l’errore che per secoli ci ha fatto credere a questa leggenda, è dovuto ad una traduzione sbagliata. Infatti gli antichi tradussero il termine “hippos” con cavallo, ma tale termine indicava anche un particolare tipo di nave fenicia.

Omero– spiega l’archeologo Tiboni – conosceva perfettamente l’argomento marinaresco tanto da lasciarci una grande quantità di informazioni sulla tecnologia costruttiva delle navi antiche.

La nave del tipo “Hippos” era solitamente usata per trasportare preziosi, pagare tributi e di certo sarebbe stato più semplice per i maestri d’ascia greci costruire una nave di un tipo ben conosciuto, piuttosto che improvvisarsi artisti e realizzare un cavallo. Soprattutto, sarebbe stato molto più agevole nascondere nella doppia stiva di un’imbarcazione – piuttosto che nella pancia di un cavallo- i guerrieri greci. La tesi della nave è sicuramente meno affascinante ma dà un senso storico e realistico al racconto.

Simone Ruello

Classe I B

Scuola media Garibaldi

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