venerdì, Novembre 22, 2024
Comprensivo Milazzo 1

Perseo e Superman … due eroi a confronto.

Superman, viene da Krypton, pianeta che della cui imminente esplosione, l’unico ad accorgersene è Jor-El, il padre di Kal-El (Superman) che cerca di trovare un accordo con il governo per evacuarlo in tempo. Per salvare almeno il figlio, lo lancia con una capsula sulla Terra, ritenuto il pianeta ideale. Superman atterra nei pressi della fattoria di due agricoltori del Kansas, Jonathan e Martha Kent, che decidono di adottare il bambino e lo chiamano Clark.

Ben presto i due scoprono che Clark ha dei poteri ed il bambino crescendo diventa consapevole di questi e decide di metterli al servizio della giustizia. Gli avversari che affronta più frequentemente sono degli scienziati pazzi come Luthor, Il Giocattolaio e Darkseid. Cosa ha in comune con l’eroe mitologico Perseo? Apparentemente nulla ma non è così. Superman salva la fanciulla amata, Lois Lane e la sposa, questo gentile gesto viene compiuto anche da Perseo, il figlio dell’umana Danae e del dio Zeus, un eroe semidivino.

Di Perseo sappiamo che il nonno Acrisio aveva molta paura di lui, perché il destino gli aveva detto che sarebbe morto proprio per colpa sua. Perseo grazie all’aiuto di alcune ninfe e della dea Atena riuscì a battere perfino la gorgone Medusa, dallo sguardo di pietra. Un giorno vide una splendida ragazza di nome Andromeda legata ad uno scoglio in riva al mare. La ragazza si vantava sempre di essere la più bella del mondo e il dio Nettuno per punirla la legò appunto ad uno scoglio per darla in pasto ad un mostro marino. L’eroe riuscirà a salvarla. I genitori di Andromeda furono così grati a Perseo che avverarono un suo desiderio, quello di diventare il marito della loro bellissima figlia. Ma la storia non finisce qua! Una leggenda narra che ogni sera se alziamo la testa al cielo possiamo vedere le costellazioni dei due sposi, Andromeda e Perseo. Nonostante siano personaggi così diversi e appartenenti uno al mito e l’altro al mondo dei fumetti, sembrano accomunati dallo stesso destino! A dimostrare che i due mondi non sono poi così lontani.

Emanuele Armeli   Classe I B scuola media Garibaldi

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