sabato, Novembre 23, 2024
Cultura

Nuovo Cinema Paradiso, capolavoro della cinematografia…intervista all’attore Totò Cascio

Certo che è davvero magico parlare ancora a distanza di trent’anni di un film emozionante come pochi, risalente al lontano 1988, che sembra essere stato girato di recente, tanto è attuale la sua malinconia struggente e vivo il ricordo di un bambino amato da tutti quegli spettatori che ha tenuto incollati davanti allo schermo. Sembra ancora sentirlo urlare:

Alfredo, Alfredo, col suo accento tipico di Palazzo Adriano, piccolo centro in provincia di Palermo , quel bimbetto minuto, coi suoi occhietti furbi e vivaci che ha vissuto un’infanzia felice, in giro per il mondo, catapultato in Giappone come in America, da un piccolissimo centro dell’entroterra siciliano , coccolato da personaggi famosissimi, quel bimbo delizioso che ha avuto  un enorme successo internazionale  conquistando il British Academy of Film and Television Arts nella categoria attore non protagonista (il più giovane a riceverlo) e  tantissimi altri  premi prestigiosi. Oggi Totò Cascio è cresciuto, fa l’imprenditore, ha investito il suo denaro in attività commerciali nel cuore della Sicilia e racconta con modestia la sua vita, in questa intervista gentilmente rilasciatami.

Nuovo Cinema Paradiso è un film molto amato dal pubblico di tutto il mondo e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in passato e tuttora. Lei, cosa provava da bambino? Al tempo, essere protagonista di un cast importante è stato un gioco o qualcosa di serio?

Ero piccolissimo, frequentavo la terza elementare in un paese di 3.000 anime non pensavo minimamente di poter fare l’attore, è cominciato tutto per caso, il destino ha voluto che mi abbiano scelto dopo una selezione fatta nella mia scuola. Quel giorno vennero a visitare i bambini nell’istituto che frequentavo, per cercare un bimbo che facesse contrasto con la “stazza” di Philippe Noiret (Alfredo), un omone alto e robusto, di me si erano perse le tracce, perché ero impaurito dal fatto che spesso, giravano i medici per i vaccini, e mi ero chiuso in bagno. E mentre stavano per andare via, la supplente urlò: “Un attimo, fermi c’è un altro bambino in bagno”. Il destino ha voluto questo per me, mi ha riservato tutto il bene, dandomi la “grande occasione” che tanti aspettano nella vita. All’inizio è stato un gioco, non mi rendevo conto di essere attorniato da attori di calibro come Noiret, ero trattato come la mascotte del cast, ma ero pur sempre un bambino e loro mi riempivano di attenzioni facendomi regali e comprandomi merendine di tutti i tipi, poi pian piano ho capito che il gioco era diventato una cosa seria, anche perché Tornatore mi spronava a fare sempre meglio, rimproverandomi all’occorrenza, se serviva a rendere il massimo sul set.

Immagino che la sua vita, da quando ha iniziato a recitare sia cambiata molto. Da un “carusittu” siciliano che ha sempre voglia di giocare è diventato una vera e propria stella del cinema, facendo anche numerose tappe in giro per il mondo. Quali sono stati gli incontri che   hanno segnato più la sua vita? E con quali attori con cui ha collaborato si è trovato meglio e ha instaurato un’amicizia?

Devo dire che nella mia scuola dove mi sarei aspettato un maggiore coinvolgimento, da alcuni sono stato trattato con indifferenza e non sono mai riuscito a capire perché ma “fuori” ho respirato la notorietà, ho girato il mondo e mi sono divertito da matti, andavo e venivo continuamente dal Giappone dove ho girato due spot pubblicitari ed ho partecipato a vari festival. I  giapponesi mi facevano ridere da matti quando parlavano , ricordo come fosse ieri che io  facevo dire loro parole in siciliano e poi li registravo”.
Ho un bellissimo ricordo di tutti i luoghi che ho visitato, come la magnifica New York, città che mi è rimasta nel cuore e di tanti personaggi come l’immenso Giuseppe Tornatore naturalmente. Ma se dovessi dirti una persona di cui conserverò sempre il ricordo, te ne direi due: Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori, due persone affiatatissime, gentili, rispettose, con grandi valori che mi hanno insegnato tanto e mi piacerebbe poter riabbracciare.

La Sicilia che fa da sfondo nel film è di sicuro molto suggestiva, e da allora non è cambiata molto. Lei cosa ne pensa della sua Terra? È fiero di essere siciliano?

Certo, sono fierissimo della mia Sicilia tanto che ho deciso di non abbandonarla e di crearmi un presente ed un futuro da imprenditore grazie al mio passato, penso che senza la magia della sicilianità il film non avrebbe potuto avere un così grande successo, tale da essere ricordato a distanza di trent’anni. Nel cast, il grande Philippe Noiret, mi spronava a lasciare la Sicilia per affermarmi nella vita. Oggi quel bambino ormai grande è fiero della sua terra e non ha mai fatto le valigie per andar via.

Perché secondo lei, il film Nuovo Cinema Paradiso (che la mia professoressa mi ha fatto vedere prima di intervistarla) è stato e resterà per sempre un film attuale?

 Perché ti dà in maniera semplice dei messaggi di vita che non hanno né spazio e né tempo, sono universali, ci dice di amare tutto ciò che facciamo proprio come la cabina del cinema Paradiso!

Consiglierebbe ai ragazzi della mia età di guardarlo?

Ma certamente!  Dovete guardarlo a casa con i vostri genitori o a scuola coi vostri insegnanti, è un pezzo di storia importante e di grande attualità perché i valori non passano mai di moda, ed è bello sapere che questo film ha reso ancora più grande la Sicilia nel mondo.

Mi piacerebbe infine sapere se ha nuovi progetti nel mondo del cinema. La rivedremo presto nei grandi schermi?

Attualmente no, ma non ti nascondo che mi piacerebbe molto, io credo molto nel disegno divino, come per me c’è stata una volontà provvidenziale che ha mi ha guidato da piccolo, chissà che non si presenti una nuova “grande occasione”, mai dire mai!

Laura Famà, classe IIIB

 scuola media Garibaldi Milazzo

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