Dal film TO THE BONE una riflessione sui disturbi alimentari
Molti adolescenti soffrono di disturbi alimentari legati a problemi psicologici. Si occupano da molto tempo anche i media attraverso una informazione corretta sui corretti stili di vita.
Recentemente ho visto in film TO THE BONE che mi ha fatto riflettere su questo fenomeno diffuso tra le giovani generazioni. È stato ideato e diretto da Marti Noxon, regista attento ai problemi adolescenziali.
Hellen la protagonista, interpretata da Lilly Collins, soffre di anoressia, causata da diverse situazioni, tra cui la separazione dei genitori. Viene ricoverata presso diverse strutture sanitarie ma con scarsi risultati.
A convincere l’adolescente a fare l’ultimo tentativo saranno la sorella e la matrigna che vivono drammaticamente la vicenda più da vicino.
Nel nuovo centro di recupero psicologico la ragazza conoscerà una bulimica nervosa e un ballerino anoressico e lotteranno contro la malattia aiutandosi a vicenda.
A me è rimasta impressa la scena, ripetuta più volte nell’arco del film, in cui la giovane cerca di toccarsi la punta del pollice e del medio avvolgendo il suo braccio, soddisfatta come se fosse stato da sempre il suo traguardo.
Molte riflessioni si alternano durante la visione di questo film perchè il problema è molto diffuso e la soluzione è difficile. Ha una trama difficile, seria e incisiva che mostra le malattie in ogni loro sfaccettatura, recitato da attori che le hanno subite in passato o hanno deciso di perdere peso per interpretare meglio i ruoli, con la speranza che tutto ciò potesse aiutare i ragazzi di oggi, mandando un messaggio di speranza. Vi è anche un riferimento a Tumblr, un social seguito da adolescenti dove si pubblicano foto e frasi di diverso genere. Proprio qui, Hellen viene accusata di aver ispirato diversa gente a diventare come lei, tramite dei disegni pubblicati. Le critiche sono state spietate ma io credo che TO THE BONE abbia avuto il merito di far riflettere molti adolescenti sul modo corretto di affrontare i problemi della vita.
ALESSIA CAMBRIA 4B EN