UNA MELA PER LA VITA
Le mele sono scese in piazza dal 4 ottobre per il Dono Day 2017, ma anche sabato 7 e domenica 8 ottobre, in cui 10 mila volontari AISM hanno distribuito oltre 4 milioni di mele . Tale evento si è svolto sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è stato promosso da AISM e dalla sua Fondazione, con il patrocinio di Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale con l’obiettivo di sensibilizzarci su temi legati alla nostra salute ed alla ricerca.
Uno dei più grandi problemi con cui il mondo è costantemente costretto a lottare è rappresentato dalle malattie che, giorno dopo giorno, riescono a decimare il nostro popolo. Una di queste, purtroppo molto diffusa al giorno d’oggi, è la sclerosi multipla. Essa è una malattia cronica del sistema nervoso centrale spesso progressivamente invalidante. È una delle più frequenti cause di disabilità nelle persone giovani. Un processo infiammatorio ricorrente provoca il danneggiamento della mielina, la guaina protettiva che avvolge ed isola le fibre nervose e che permette loro di condurre gli impulsi dalle diverse aree del sistema nervoso centrale alla periferia e viceversa. Poi progressivamente si danneggiano anche le fibre e le cellule nervose. Alla base della perdita di mielina c’è un’alterazione nella risposta del sistema immunitario che, in condizioni normali, ha il compito di difendere l’organismo da agenti esterni, principalmente virus e batteri e che invece combatte se stesso. Oltre 1 milione di persone nel mondo ha la forma più grave di SM, caratterizzata da un peggioramento costante e inesorabile della disabilità. La causa e gli effetti di questa progressione sono ancora sconosciuti, non esiste la possibilità di diagnosticare con tempestività e precisione questa forma di SM e di monitorare in maniera certa la progressione e l’efficacia dei farmaci.
La sclerosi multipla colpisce anche e in alcuni casi in modo peggiore la vita sociale del malato. Quando la malattia entra nella vita di una persona, essa deve reinventare tutto ciò che fino a quel momento aveva progettato e costruito con tanta fatica. Vivere con la SM è una lotta continua, che porta con sé effetti non solo fisici ma psicologici, sociali ed economici. Le persone infatti tendono ad avere paura di ciò che non conoscono emarginando gli individui che credono ‘diversi’, come in questo caso. È il nostro istinto primitivo costantemente alla ricerca della sopravvivenza e che quindi allontana tutto ciò che potrebbe minacciarla. La maggior parte dei malati dopo aver superato il trauma iniziare cioè l’accettazione della malattia deve lottare contro i pregiudizi che da quel momento li accompagnerà per sempre e che certe volte prendono il sopravvento portando la persona in questione a barricarsi in casa per vergogna di ciò che lei non ha neanche chiesto. Molti credono che non parlando della malattia, possa essere dimenticata gradualmente; il nostro compito è eliminare questo pregiudizio, presente anche nelle nuove generazioni, loro che invece dovrebbero essere la base per il futuro di una società migliore.
Esistono tuttavia delle associazioni che lottano contro queste malattie, che ogni giorno cercano di ridurre i problemi che esse comportano e che sostengono le ricerche scientifiche attuate nella speranza di trovare una cura. Una di queste è l’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Essa nasce nel 1968 per rappresentare i diritti e le speranze delle persone con sclerosi multipla. In trent’anni di attività l’associazione è cresciuta, diventando una delle più importanti realtà nel panorama del non profit italiano, e oggi è ONLUS, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale. Da una sua ricerca si stima che: “ogni 4 ore una persona riceve una diagnosi di sclerosi multipla. Sono oltre 65mila le persone colpite dalla SM, 43 mila sono donne. È una malattia dal forte impatto sociale che comporta 2 miliardi e 400 milioni di euro come costo sociale annuo”. Questa associazione, coalizzata con molte altre, cerca di raccogliere fondi per finanziare le ricerche scientifiche nel minor tempo possibile. In un’intervista Marco Salvetti, il direttore del Centro Neurologico Terapie Sperimentali, precisa che la ricerca sulla sclerosi multipla al momento si sta focalizzando nel cercare soluzioni per le forme gravi e quindi progressive perché, mentre per le persone che hanno appena contratto la malattia esistono delle terapie efficaci, per quelle gravi non esiste nulla. Per fare ciò non si ha bisogno solo dei fondi ma anche di indirizzare la ricerca verso dei temi che daranno risposta nei tempi più rapidi: quali la farmacologia, cioè la ricerca di nuovi farmaci; l’utilizzo delle cellule staminali, per far si che le persone che hanno ormai subito un danno possano avere la speranza di ripararlo; la riabilitazione che è il mezzo più immediato per avere risposte e che deve essere migliorato.
L’AISM attraverso la vendita di mele o gardenie, nelle piazze o nei supermercati, raccoglie fondi necessari alla ricerca. Un’iniziativa che si pone come principali obiettivi quello di fornire assistenza sociosanitaria e di diffondere una corretta informazione sulla malattia e promuovere la sua ricerca scientifica. Essa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e sviluppare nelle persone di tutta Italia l’amore verso il prossimo. Per attuare ciò coinvolge anche i ragazzi attraverso il volontariato. Abbiamo aderito anche noi, indossando la nostra ‘maglia rossa’ e aiutando nella speranza che ogni individuo capisca che cos’è questa malattia e nel suo piccolo contribuisca alla sua sconfitta. Un’ esperienza davvero toccante e istruttiva dal punto di vista emotivo e morale che ci ha avvicinate ad un mondo a noi sconosciuto, un mondo che lotta la sofferenza, un mondo che tutti dovrebbero conoscere e cercare di soccorrere, un mondo che ci ha reso migliori e che ci ha aperto il cuore verso la speranza e la fiducia nel genere umano!
ENORA SOPHIE MAZZEO, MELISSA BILARDO, ALESSIA TROVATO 3CBS