Il fascino antico di Catania
Il nostro viaggio inizia giovedì 11 maggio alle ore 7.08 dalla vecchia stazione di Milazzo, dove noi alunni delle classi prime della Scuola Media Zirilli (Istituto Comprensivo Terzo), ci siamo ritrovati per partecipare con entusiasmo alla visita guidata che ha avuto come meta un itinerario insolito e affascinante. Alle 9.50 siamo arrivati al Monastero di San Nicolò l’Arena (ovvero il monastero dei Benedettini) e la guida, Natalia, ci ha iniziato a parlare della storia di questo gioiello del tardo barocco siciliano, esempio di integrazione architettonica tra epoche diverse, indicato dall’Unesco nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.
A prima vista sembrava una reggia del Settecento ma ad uno sguardo più attento erano evidenti le tracce del Monastero grazie ai due chiostri, di levante e di ponente, e ai lunghi corridoi a perdita d’occhio su cui si affacciano le antiche celle dei monaci.
L’intrigante storia del monastero inizia nel 1558 quando è stato fondato ma due terribili eventi naturali lo hanno sconvolto: la colata lavica del 1669 che lo circondò e il terremoto del 1693 che lo distrusse quasi totalmente. È stato poi ricostruito, ingrandito e decorato con putti e mascheroni.
La collina su cui sorge, ci è stato raccontato, è stata abitata da tanti uomini: dai greci ai romani, dai monaci agli scolari, dagli astrofisici ai militari…. ed oggi è pieno di studenti, professori e studiosi perché è diventato sede del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Catania.
Natalia, la nostra guida, ha paragonato il Monastero ad una torta a quattro strati: gli scavi condotti nel cortile hanno messo alla luce insediamenti che vanno dal periodo preistorico, ai ruderi di età greca, alle case romane sino al monastero benedettino. Siamo poi passati dalla biblioteca ai resti della casa dei romani con dei meravigliosi mosaici che ricoprivano il pavimento di un cortile.
La tappa successiva è stata la visita alla biblioteca sotterranea dove c’è un piccolo camino che serviva da forno e per riscaldare gli ambienti. Ai nostri occhi si è poi presentata la magnifica visione del Chiostro di ponente o dei marmi perché le colonne e la fontana, di forma quadrilobata, sono fatte di marmo di Carrara.
Il percorso guidato è proseguito con la visita alle cucine con i cantinati sottostanti e la cosiddetta “stanza del fuoco”, sotterranei cinquecenteschi perfettamente integrati grazie a contemporanee strutture sospese.
E che dire del laboratorio? È stato lì che abbiamo partecipato ad un interessante laboratorio di scrittura che ci ha piacevolmente coinvolto…
Ci è stata narrata la storia del libro e dei vari materiali utilizzati nel corso del tempo, dalle tavolette cerate, al papiro, alla pergamena sino alla carta.
E dalla teoria siamo passati alla pratica. Quanta emozione, quando, anche noi, ci siamo sentiti degli antichi amanuensi pronti con pergamena e inchiostro a scrivere una nostra pagina e a realizzare un piccolo manoscritto.
Dopo aver pranzato nel giardino del monastero, a Piazza Stesicoro, con l’aiuto di due archeologi abbiamo ammirato i siti archeologici greco-romani di Catania e, in particolare, il ben conservato anfiteatro romano, circondato da case antiche.
Dopo questa emozionante giornata, purtroppo, è arrivata l’ora di ritornare a casa, peccato non aver potuto mangiare neanche un gelato, ma a strapparci un ultimo sorriso è stato il “karaoke in the bus”.
Il momento più triste è stato l’arrivo a Milazzo, perché viaggiando si vivono incredibili esperienze, che vorremmo non finissero mai.
Speriamo che il prossimo anno il viaggio d’istruzione duri più giorni…
Giada Basile, Cristina Cicero, Sofia Lanuzza
Scuola Media Zirilli classe 1^ A