Marò, Corte Suprema India: “Immediato rientro Girone”. Renzi: “Bentornato, con noi il 2 giugno” (da Repubblica.it)
Il fuciliere italiano in patria fin dai prossimi giorni e per tutta la durata del procedimento arbitrale. Gentiloni: “Premiato impegno”. Alfano: “Stavolta governo ha fatto le cose per bene”. Moglie cambia stato su WhatsApp: “Finalmente insieme”
di Piera Matteucci, Repubblica.it
Le procedure prevedono in particolare che i legali di marò si rechino all’Ufficio per la registrazione degli stranieri (Frro) per chiedere il permesso di residenza e il visto in uscita. Il governo indiano dovrà quindi informare le autorità aeroportuali di New Delhi (Migrazioni e Polizia) della decisione che autorizza l’espatrio di Girone.
a soddisfazione del governo. Grande la soddisfazione della Farnesina, che negli ultimi giorni aveva intensificato il pressing, affinché i tempi del ritorno fossero brevi . Italia e India, dopo una lunga trattativa, che ha visto anche momenti di tensione, “hanno cooperato nelle ultime settimane per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese del marò, in pendenza della procedura arbitrale sul caso della Enrica Lexie. Il governo, nell’attesa di accogliere finalmente in patria Girone, rinnova l’impegno a conformarsi alle condizioni e modalità stabilite dalla Corte Suprema indiana”, si legge in una nota del ministero degli Esteri. “La decisione odierna è un risultato importante che riconosce l’impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all’arbitrato internazionale per far valere le ragioni dei nostri due fucilieri di Marina. Con lo stesso impegno l’Italia si presenterà ai prossimi passaggi previsti dal procedimento arbitrale”, prosegue la nota.
Garanzia scritta. La decisione della Corte Suprema non è, però, senza condizioni: i giudici hanno chiesto ai legali del fuciliere di depositare una nuova garanzia scritta dell’Italia in cui ci si impegna a far rientrare il marò entro un mese dall’eventuale decisione favorevole all’India sulla giurisdizione da parte del tribunale arbitrale dell’Aja.
La svolta. Il 29 aprile scorso il tribunale arbitrale dell’Aja aveva autorizzato il rientro in Italia del fuciliere della Marina fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal governo, sulla vicenda dei due marò (Girone, appunto, e Massimiliano Latorre, già in Italia con un permesso speciale per gravi motivi di salute, a cui è stato concesso a fine aprile da un tribunale indiano di restare in patria almeno fino al 30 settembre) accusati dall’india di aver ucciso due pescatori ala largo delle sue coste nel 2012. La compagna di Latorre, Paola Moschetti, riferisce la gioia del marò per le sorti del cololega: “Massimiliano è felice, anche ieri su Facebook, nel post pubblicato in occasione del suo compleanno, aveva ribadito il grande desiderio che Girone rientrasse in Italia”.