IL NATALE A BARCELLONA P.G.
Nel nostro comune si respira già aria di festa e le tradizioni natalizie sono molteplici ed esistono ormai da molti anni.
Innanzitutto, per ricordare il vero spirito del Santo Natale, non dobbiamo dimenticare le tante celebrazioni eucaristiche, eventi culturali ai quali siamo tutti invitati a partecipare.
Si comincia con l’antica ma pur sempre emozionante novena di Natale presso la chiesa dell’Immacolata che inizia il 16 Dicembre alle 04.30 di mattina, cantata in dialetto siciliano e accompagnata da preghiere rivolte alla comunità della chiesa e a tutti i cittadini.
Tra le tradizioni tipiche barcellonesi non possiamo non ricordare i vari presepi viventi, che nel corso del tempo subiscono sempre variazioni innovative e creative, in particolare quelli che si tengono nei quartieri di S. Andrea, Sant’Antonino, Nasari, Calderà e Portosalvo, dove moltissimi giovani si riuniscono mettendo a disposizione le loro giornate e il loro tempo per rappresentare in modo coinvolgente quella che è la natività.
Nei nostri presepi viventi non è rappresentata soltanto la nascita di Gesù, ma anche i lavori manuali che erano eseguiti un tempo, mestieri umili come ad esempio lo spiritaro, il fabbro, il costruttore di botti, il falegname, il pastore, il calzolaio, la ricamatrice ecc… E’ possibile anche vedere animali quali il bue, l’’asinello, le pecore, i conigli, le oche… e degustare cibi dolci e salati che allietano il nostro palato. Visitare questi presepi ci riporta indietro nel tempo e ci riempie il cuore di gioia.
Inoltre ogni anno, presso i Giardini Oasi e il Parco urbano Maggiore La Rosa, è possibile visitare i Mercatini di Natale che coinvolgono tutte le categorie legate ai prodotti artigianali e propongono idee regalo per grandi e piccini.
Le strade poi risplendono di luminarie colorate e scintillanti e risuonano di canti natalizi accompagnati dal suono delle zampogne, che noi chiamiamo “ciaramedde”, tamburelli, flauti e trombe. Tutto ciò rende la nostra città più accogliente e festosa. Una curiosità: le illuminazioni per le strade, e in qualche casa anche l’albero di Natale, rimangono fino al 20 Gennaio, giorno della festa del nostro Santo patrono San Sebastiano.
Infine non posso che concludere in dolcezza ricordando i nostri dolci tipici tra cui spiccano il riso nero, il torrone, le cassatelle e l’immancabile panettone o pandoro che riempiono le nostre tavole adornate a festa.
In questo clima di festa e di gioia il mio pensiero non può non andare a quanti vivono nella sofferenza , nelle guerre e nella fame per questo il mio desiderio più grande è che questo possa essere un periodo di pace e di serenità per tutti.
Roberta Giardina, classe 2B Scuola Secondaria di I grado “Verga”