lunedì, Dicembre 16, 2024
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La nostalgia

La nostalgia è un sentimento legato a dei momenti importanti e felici del passato che non possiamo più rivivere, per un motivo o per un altro.

Io sono una persona molto nostalgica, infatti, mi capita spesso di fermarmi a pensare a dei momenti felici, legati ad alcune persone a cui voglio bene, o a dei luoghi in cui sono stato, e a vivere quei ricordi con un po’ di tristezza e malinconia.

Sono molte le persone e i momenti di cui ho nostalgia, ma in particolar modo questo sentimento è maggiore se penso al mio caro nonno Mimmo. Purtroppo mio nonno, da circa due anni, non sta molto bene e non può più fare quello che faceva una volta. Mio nonno è sempre stato una persona molto attiva, con la testa sempre al lavoro e alla sua officina, disponibile ad aiutare parenti ed amici, affettuoso e amante dei bambini, ed in particolare di me che, come lui stesso ha sempre detto, ero il suo “Amore grande”. Quando nonno stava bene, non c’era una sera in cui non mi passava a trovare appena chiusa l’officina; in estate andavamo in bicicletta insieme, andavamo a mare, giocavamo a pallone o con i lego, ci dedicavamo alla campagna e facevamo dei bei giri sulla sua Spider “Rosso fiammante”. Con mio nonno ho condiviso tanti bei momenti e mi ha insegnato molte cose perché era molto saggio, a dire il vero la persona più saggia che conosca, e quando ero triste o avevo paura di qualcosa lui sapeva come consolarmi e farmi stare bene.

La mamma dice sempre che da quando sono nato, per nonno la priorità sono sempre stato io, anche più dei suoi figli. Mamma e papà dicono che mi viziava tanto perché non mi diceva mai di no. Mi raccontava delle favole inventate da lui o storie di quando ero ragazzo e di quando ha fatto il militare, e mi ha insegnato molti valori importanti per lui come il rispetto, l’amicizia e la famiglia.

Tutti questi momenti sono importanti per me e rimarranno sempre impressi nella mia memoria, ma la cosa importante è che il nonno è ancora qui con me, posso ancora abbracciarlo, baciarlo e farlo ridere; anche se la sua memoria non è come prima, quando mi vede gli si illuminano gli occhi e sorride e mi chiama “piccittu”, perché sono e sarò per sempre il suo “Amore grande”.

Gabriele Fiorello 1F  I. C. “D’Alcontres”

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