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Gita in città alla scoperta dell’arte nascosta

Barcellona Pozzo di Gotto è una città dotata di un patrimonio artistico e culturale notevole, che viene spesso trascurato dai suoi stessi cittadini e dalle autorità. Tra questi monumenti di sicura importanza vi è anche il “Cimitero Monumentale”, con tombe e storiche cappelle risalenti anche alla fine dell’800 in cui riposano di alcuni dei personaggi più illustri della storia barcellonese. Approfittando di un’uscita didattica per assistere venerdì 9 febbraio 2024 presso il Teatro Mandanici al musical “Mary Poppins 2000”, complice anche la bellissima mattinata di sole, alla sua scoperta sono andati gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” e ne sono rimasti stupiti.

Guidati dai prof. Bruzzese, Corno, Scolaro e Trimboli, il gruppo si è diretto come prima tappa verso la cappella, edificata nel 1888, di Giuseppe Cutroni Zodda, illustre concittadino al quale oggi è intitolato l’ospedale, inaugurato il 5 febbraio 1899. Successivamente è stata la volta della tomba del Maggiore Giuseppe La Rosa, scomparso tragicamente l’8 giugno 2013 facendo scudo ai propri commilitoni col proprio corpo durante un attentato in Afghanistan. A lui, in virtù dell’eroico gesto, è stato intitolato il parco urbano che dal 2014 porta il suo nome. Quasi nelle vicinanze si trova poi la tomba del Barone Ignazio Romeo, al quale è dedicato l’ospedale di Patti, e quella della moglie.

Il viale centrale del cimitero ospita molte altre storiche cappelle che i ragazzi hanno potuto ammirare, come quella dei Conti Nicolaci, una delle famiglie più influenti nell’ambito della storia politica barcellonese. Il famoso palazzo Nicolaci sorge nel cuore del centro storico della città e ancora oggi è oggetto di numerose visite guidate per ammirarne gli interni. Un’altra delle cappelle più importanti del cimitero è inoltre quella di Bartolo Cattafi, uno dei più interessanti poeti della seconda metà del Novecento, che con le sue poesie ha vinto numerosi premi e proprio in memoria del quale è stato istituito il prestigioso “Premio nazionale Cattafi”. Al poeta barcellonese è stato dedicato anche il Palacultura ed eretto un busto in bronzo nella Piazza antistante la Basilica Minore di San Sebastiano.

Proseguendo ecco la tomba di Nino Leotti, importante pittore barcellonese, la cui memoria è onorata in città con un busto eretto all’interno dei giardini Oasi. Poi, continuando nella visita, gli studenti si sono recati alla tomba della famiglia Potestà, i cui componenti sono morti in seguito al devastante terremoto che nel 1908 colpì tutta la zona compresa tra Messina, Barcellona e Reggio Calabria. L’ultima tomba, la conclusione del percorso, è stata infine quella dell’architetto e urbanista Giuseppe Cavallaro, che cambiò il volto della città del Longano progettando numerosi edifici tra i quali il Palazzo comunale e lo stesso cimitero.

Certo, molte tombe e cappelle antiche sono deteriorate dal tempo, ma il loro valore artistico è innegabile e andrebbero rivalutate, come già accade in molte altre città. Ci sono molti luoghi poco conosciuti anche ai barcellonesi, ma sicuramente i ragazzi che hanno vissuto quest’esperienza non la dimenticheranno e potranno condividere con le famiglie questa scoperta, contribuendo a diffondere l’amore e il rispetto per la propria città, spesso bistrattata e ferita ma non priva di ricchezze artistiche e paesaggistiche più o meno nascoste.

Chiara Giunta Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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