Un 25 novembre all’insegna del ‘rumore’ per dire NO alla violenza e SÌ al rispetto
Si è svolto venerdì 24 novembre 2023, presso la palestra auditorium della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto, un momento di riflessione collettiva che ha concluso nel nome di Giulia Cecchettin, la studentessa recentemente vittima di “femminicidio”, l’intensa settimana dedicata ad approfondimenti e attività di sensibilizzazione realizzati nell’ambito del progetto “Pari Opportunità”, coordinato dalla Prof.ssa Lara Alesci, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” in tutto il mondo celebrata il 25 novembre. In particolare sono stati coinvolti e sono stati protagonisti della splendida e appassionante performance musicale, coreografica e artistica dal significativo titolo “Nessun possesso….ma rispetto” tutte le alunne e gli alunni, le docenti e i docenti della scuola secondaria, ognuno con un segno rosso sul viso per esprimere solidarietà nel condannare ogni forma di violenza contro le donne. Si è trattato di un momento di condivisione veramente emozionante, durante il quale sono state raccontate in varie forme, alla presenza attenta della Dirigente Prof.ssa Felicia Oliveri, storie dolorose di femminicidi e brutalità, a partire da quella vissuta dalla giornalista palestinese Rula Jebreal per finire a quella recente di Giulia, ma senza rinunciare alla speranza.
Proprio per questo le docenti Stefania Mirabile e Salvina Scolaro, accompagnate musicalmente dal prof. Giovanni Squatrito, hanno commosso tutti cantando quattro brani significativi, iniziando da “Donna” di Mia Martini e “Renaissance” di Paolo Buonvino & Skin, che parlano di violenza sulla donna, e contrapponendo i testi più positivi de “La donna cannone” di De Gregori e “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini. E nella fusione tra varie forme espressive, poi, non poteva mancare l’arte, con l’artista barcellonese Fabiana Lualdi che ha gentilmente esposto per l’occasione, presso l’Istituto, la sua opera d’arte “Rispettami”, rappresentante proprio il passaggio dal buio alla luce, dal male al bene. Uno dei testi recitati durante la manifestazione, in particolare, è stato “Se non torno distruggi tutto” della scrittrice e attivista peruviana Cristina Torres Caceres, poesia che dopo l’uccisione di Giulia si è diffusa su tutti i social facendo riflettere sul fatto che ognuno di noi potrebbe essere “Giulia” o potrebbe esserlo qualcuno a noi vicino, e dunque non possiamo e non dobbiamo accettare la sua morte. Spetta anzi alle nuove generazioni cambiare e superare gli stereotipi, perché l’amore è rispetto e non possesso.
Ma quello del 24 novembre non è stato l’unico evento nel quale si è affrontato il tema della violenza sulle donne presso la scuola secondaria “Foscolo”. Il 21 novembre, infatti, si sono tenuti due incontri tra gli alunni delle classi prime e terze con la dott.ssa Giulia Carmen Fasolo, autrice della fiaba “Io sono Martina”, e le operatrici del centro antiviolenza “Frida Onlus” Anna Pantè, Veronica Gringeri e Lucia Crisafulli, occasione per parlare dell’importante ruolo che questi centri in tutta Italia, seppure troppo pochi, svolgono nel supportare le donne che decidono di sfuggire alla violenza o ad un rapporto ossessivo. In quella stessa giornata poi, alle 11:00, c’è stato il minuto in memoria di Giulia Cecchettin e di tutte le vittime di violenza, minuto che doveva essere di silenzio e si è invece trasformato in un minuto di “rumore”, affinché Giulia possa essere, se non l’ultima, una delle ultime donne uccise da chi diceva di amarle.
Altro interessante appuntamento è stato inoltre anche quello del 22 novembre, quando gli alunni delle classi seconde hanno incontrato i docenti Flaviana Gullì e Gaetano Mercadante, coautori del libro “Una rosa bianca” liberamente ispirato alla storia di Graziella Recupero, una studentessa barcellonese uccisa nel 1956 a coltellate, proprio come Giulia Cecchettin, da chi diceva di amarla. Sono state tante, quindi, le occasioni di approfondimento e riflessione per gli alunni e proprio per questo quest’anno, alla “Foscolo”, abbiamo scelto l’hastag #nessunpossessomarispetto. È questo il messaggio che tutti dobbiamo gridare e ripetere, “facendo rumore” per Giulia e per tutte quelle donne che, come lei, continuano ad essere vittime di uomini che dicono di amarle ma invece vogliono solo possederle. Perché “L’amore ti fa volare, non ti toglie le ali”!
Ylenia Biondo Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)