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“Una rosa bianca” ci ricorda l’amore può uccidere

In occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre e nell’ambito del progetto “Pari opportunità” coordinato dalla Prof.ssa Lara Alesci, si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 21 novembre 2023, presso la palestra auditorium della scuola secondaria di 1° grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto, un interessante incontro tra gli alunni delle classi seconde e i docenti Flaviana Gullì e Gaetano Mercadante, coautori del libro “Una rosa bianca”, racconto liberamente ispirato alla storia del femminicidio di Graziella Recupero, una studentessa di Barcellona che, come recentemente Giulia Cecchettin, è stata uccisa da chi diceva di amarla nell’ormai lontano 1956.

E proprio nel definire somiglianze e differenze con i fatti attuali, entrambi gli scrittori hanno voluto sottolineare l’intenzione – l’uno con minuziose ricerche d’archivio e l’altra con la rielaborazione narrativa – principalmente di ridare dignità alla memoria di Graziella. Perché, come ha affermato la prof.ssa Gullì, “Graziella è stata uccisa due volte: una volta dall’assassino che l’ha accoltellata a morte e un’altra volta è stata uccisa in maniera più subdola dalle chiacchiere della gente, che – allora come oggi – condanna la donna nonostante sia vittima e ne giustifica il carnefice.” Ed è ciò che purtroppo accade ancora. E non solo in ambienti provinciali come era ed è la nostra città. L’amore ossessivo diventa un’attenuante per l’assassino, così come la spigliatezza e l’intelligenza femminile una colpa, un comportamento “pericoloso”. Perciò la prof.ssa Gullì ha estremamente ragione nel dire che tutte le donne vittime di femminicidio sono “donne vittime della loro libertà di scegliere”, perché hanno voluto scegliere di essere libere, libere di dire “NO!”.

Questo incontro per noi studenti è stato veramente interessante. Innanzitutto perché ci ha suscitato la curiosità di sapere chi fosse Graziella Recupero e di conoscere meglio la sua storia, e poi perché ci ha reso consapevoli del fatto che la violenza di genere sta diventando giorno dopo giorno una piaga della nostra società, una società che, nonostante sia per certi aspetti così tanto evoluta, rimane ancora maschilista e patriarcale. Non troppo diversa, in fondo, da quella di sessanta anni fa.

Ylenia Biondo – Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)

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