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“Gita in città: alla scoperta del poeta Bartolo Cattafi”

 Il 27 ottobre 2023, una delegazione di venti alunni del Plesso “Verga”, appartenente all’Istituto Comprensivo “L. Capuana”, diretto dalla Dottoressa Carmen Pino, ha partecipato alla “Gita in città: alla scoperta del poeta Bartolo Cattafi” e ha visitato, attraverso varie tappe, i luoghi cari e simbolici di questo poeta: la prima tappa è stata quella del Monumento dei Caduti vicino al quale è collocata una stele con la poesia “Cancro”, segno zodiacale e del poeta, che rappresenta quindi la sua nascita. Per la seconda tappa, ci siamo spostati nel quartiere Marsalini, presso cui si trova la casa natale di Bartolo Cattafi.

Qua le guide ci hanno parlato della famiglia del poeta e della sua fanciullezza. Nella terza tappa, ci siamo recati alla Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni”, presso cui si trovano libri su Cattafi e di Cattafi, oltre che sue opere pittoriche; la penultima tappa è stata in piazza di San Sebastiano, dove ci siamo avvicinati al busto del poeta e lo abbiamo omaggiato leggendo alcune delle sue poesie. Infine, come ultima tappa, ci siamo recati all’Oasi, in particolare alla sede della Pro loco, nei giardini dell’Oasi, dove abbiamo assistito alla testimonianza del Professor Gino Trapani, che ha conosciuto Bartolo Cattafi e che ci ha parlato della storia del poeta, delle sue poesie e del suo modo di vivere e di pensare.  

Durante il percorso, guidati dall’esperto alla cultura, Dottor SalvatoreScilipoti,abbiamo avuto modo di apprendere che Bartolo Cattafi è nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 6 luglio 1922, in una delle famiglie più ricche della cittadina: i Cattafi. 

La madre, Matilde Ortoleva, apparteneva ad un’importante famiglia palermitana; Cattafi da bambino andava spesso a Palermo e frequentava molto il Teatro Massimo. Il padre, invece, morì prima ancora che il poeta nascesse; quindi, Cattafi non lo conobbe mai e venne chiamato appunto Bartolo in suo onore.

Figura di riferimento fu, per Bartolo Cattafi, lo zio Enrico Cattafi, intellettuale e uomo politico molto conosciuto a Barcellona che lo introdusse giovanissimo nel salotto del futurista siciliano Guglielmo Jannelli dove ebbe modo di conoscere, Balla, Depero e Vann’Antò. A Barcellona, Cattafi conobbe anche lo scrittore e poeta Nino Pino Balotta, con cui strinse rapporti di amicizia.

Cattafi visse per molti anni a Terme Vigliatore, in contrada Mollerino, dove si trova una villa maestosa.

Nel 1944 si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Messina; nel 1947 si trasferì, in cerca di lavoro, a Milano.

Lì conobbe alcune personalità appartenenti al mondo culturale: Giovanni Raboni, Vittorio Sereni e Sergio Solmi e riuscì a far pubblicare le sue poesie su diverse riviste letterarie. 

Cattafi trae ispirazione dalla Sicilia, dai profumi delle campagne, ma anche dai diversi viaggi che compie in Africa e in Europa. Nella sua poesia troviamo spesso la metafora della solitudine e del vuoto per rappresentare i sentimenti di una generazione che ha vissuto la giovinezza durante il periodo fascista e ha assistito agli orrori della Seconda guerra mondiale. 

Tra le sue opere ricordiamo Partenza da Greenwich, L’Osso, l’Anima, L’aria secca del fuoco, L’allodola ottobrina, Il quartiere dove abito, Timoniere, Prima di morte. Per la sua opera ha ricevuto il premio Mondello nel 1975. Nel 2019 l’intera opera poetica di Cattafi è stata pubblicata nel volume “Tutte le poesie”.

Nella poesia di Cattafi si trova anche una dimensione religiosa, soprattutto dopo il matrimonio con Ada De Alessandri, celebrato con rito cattolico nel 1978, a distanza di anni da quello civile, avvenuto in Scozia nel 1967.  Nel 1975, Bartolo Cattafi e la moglie ebbero una figlia, Elisabetta. Il poeta morì a Milano il 13 marzo 1979, per un tumore ai polmoni. 

Questa esperienza è stata molto istruttiva, non solo perché ci ha permesso di conoscere la vita e il pensiero del poeta Cattafi, ma anche perché abbiamo imparato delle lezioni di vita. Una fra queste è quella appunto di andare a ricercare sempre la verità delle cose e non basarsi solo su delle notizie di massa.   

Linda Brancato, Domenico Chiofalo, Nadia Mici –  IC Capuana – Classe 3A Verga 

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