Il 16 ottobre la FAO celebra la “Giornata Mondiale dell’Alimentazione”
La FAO è un’organizzazione intergovernativa delle Nazioni Unite istituita nel 1945 il cui mandato principale è quello di far sì che tutti i popoli abbiano accesso al cibo, promuovendo la sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo e cercando di modernizzare, migliorare le pratiche agricole, forestali e della pesca per garantire una buona nutrizione. Cibo e alimentazione sono infatti fonti di energia fondamentali per il nostro corpo e forniscono elementi indispensabili per il benessere della nostra vita. Mangiare è un bisogno primario dell’uomo ed considerato uno dei piaceri della esistenza, ma “mangiare bene” non significa solo saziarsi, perché bisogna consumare cibi buoni e di qualità, mangiare un po’ di tutto, ma in quantità adeguate, senza eccessi o carenze. Tutta la popolazione mondiale non è infatti nutrita allo stesso modo: da un lato vi è una parte del mondo occidentale ipernutrita, con problemi legati all’eccessivo cibo, come il diabete, circolazione sanguigna difficoltosa, patologie cardiache e altro; dall’altro lato ci sono poi paesi in cui il cibo manca e la carestia uccide milioni di persone, come in Africa, dove uomini, donne e bambini muoiono letteralmente di denutrizione. I motivi che portano a tali squilibri sono sicuramente tanti: guerre, povertà, crisi economica, virus, cambiamenti climatici, non equa distribuzione delle risorse…, tutte cause queste per le quali milioni di individui vivono ancora oggi in condizioni di estrema miseria e non hanno la possibilità di nutrirsi adeguatamente. Anche la guerra poi la fa da padrona, visto che molti governi dittatoriali e corrotti portano a conflitti tribali nel corso dei quali i soldati distruggono per prime le scorte di cibo dei nemici, i campi vengono annientati e le fonti d’acqua inquinate.
In generale, anche per la loro riduzione nelle quantità, il prezzo degli alimenti necessari per vivere è negli ultimi anni diventato esagerato, e questo fa sì che i Paesi del cosiddetto Terzo Mondo non riescano a acquistare il cibo, mentre il clima che si è modificato porta periodi di alluvioni alternate a grandi siccità che durano anni, accrescendo ulteriormente i problemi di sopravvivenza dei paesi più poveri.
Personalmente non penso che la piaga della “fame del mondo”, che l’ONU ha inserito tra gli obiettivi prioritari di #Agenda2030, si possa risolvere con facilità a breve ed entro la fine del decennio, poiché le politiche mondiali ed i potenti della Terra non hanno fatto niente di concreto per aiutare fattivamente i più bisognosi. Tutti parlano di denutrizione, di sicurezza alimentare, ci si indigna davanti alle immagini di bambini scheletrici, di uomini e donne che non hanno la parvenza di essere umani, ma i fatti sono diversi e i governi stanziano molti più soldi per gli armamenti, per le guerre, si pensa alla morte non alla vita. E tutto ciò mi fa riflettere che i poveri, purtroppo, non interessano a nessuno.
Chissà, allora, se un giorno il sogno che tutti abbiano da mangiare possa diventare realtà… Oppure resterà solo un sogno?
Antonio Pio Giunta
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G. (ME)