Riccardo Casalaina musicista colto, eclettico e tenace …il suo nome riecheggia nel Teatro di Novara di Sicilia
Negli anni che vanno a cavallo tra l’ultimo ventennio dell’ 800 e il primo decennio del ‘900, l’attività artistica e musicale nel Meridione d’Italia e in Sicilia è molto vivace.
Durante questo periodo, sono i giornali dell’epoca che scrivono di concerti di musica classica tenuti a Messina, Milazzo, Castroreale, Patti, fino a Palermo.
Il pianoforte è lo strumento suonato dai rampolli delle famiglie aristocratiche che si esibiscono nei salotti, dinanzi ad ospiti che ascoltano estasiati in camere impreziosite da stucchi, specchi e cornici auree.
Il musicista Riccardo Casalaina nato a Novara di Sicilia vive in questo periodo e si distingue da subito per il suo virtuosismo , diverrà infatti un apprezzato pianista, eccellente direttore d’orchestra , compositore di musica strumentale da camera, di musica sacra e poemi lirici.
Il grande maestro della scuola pianistica napoletana Florestano Rossomandi lo definì “ Mozart redivivo”, ma non mancarono gli apprezzamenti di altri illustri musicisti come Pietro Mascagni.
Di Riccardo sappiamo anche l’ora di nascita ; le 4.30 antimeridiane , e la data; 19 Maggio 1881, i genitori erano Antonio Casalaina e Gaetana Benenati, originari di Castroreale , ma residenti a Novara dove il signor Antonio dirigeva l’ importante banda musicale del paese.
Il padre si accorse subito della predisposizione alla musica di Riccardo e non fu il solo , la notarono anche i compagni di gioco. Riccardo anziché giocare come tutti , scarabocchiava note musicali, era questo il suo divertimento preferito, ed allora decise di mandarlo al Conservatorio Buon Pastore di Palermo, l’attuale conservatorio Bellini, dove oltre lo strumento il giovane Casalaina imparerà le lettere, il francese, il latino e la matematica. Un’educazione completa che non trascurava nessuna disciplina.
Egli si classificò primo sbaragliando ben diciotto concorrenti e potette iscriversi al primo anno di Conservatorio senza pagare le tasse. Già prima di aver compiuto undici anni aveva composto una Polka, due Valzer, un Capriccio per pianoforte ed una Mazurka.
Si trasferisce a Napoli nel conservatorio più grande d’Italia a soli tredici anni, qui l’accesso era a numero chiuso e bisognava superare un concorso e lui riuscì a superare tutte le prove classificandosi, stavolta primo su sessanta candidati. Un conservatorio illustre in cui studiarono anche il siciliano Vincenzo Bellini, il compositore Domenico Cimarosa e Giuseppe Saverio Mercadante .Casalaina frequenta la scuola di Florestano Rossomandi , consegue il magistero in pianoforte in sette anni , quando normalmente si conseguiva in nove. In occasione dell’assassinio a Monza del re Umberto di Savoia ,da parte dell’anarchico Gaetano Bresci , compose uno “Stabat Mater” per i suoi funerali e fu molto apprezzato dalla regina Margherita di Savoia.
Prima di conseguire il diploma rimase colpito dal poema del poeta Arturo Graf intitolato “ Attollite portas” . La vicenda è quella di Gesù che ordina per tre volte agli spiriti di aprire la porta degli inferi e liberare le anime. Alla fine stacca a un umile giunco e tocca la porta che crolla immediatamente e mentre varca la soglia le anime cantano: ”Sia Gloria al Signore”. Il direttore del Conservatorio, Martucci, molto severo, acconsentì l’esecuzione e mise a disposizione di Riccardo tutti i mezzi che la scuola poteva offrire. “L’Attollite portas” venne eseguito ed ebbe un così tale successo che il pubblico costrinse il Martucci a farlo replicare più volte. Un’opera dunque, che ebbe un grande successo di pubblico in tutta Italia che rese famoso Casalaina , il quale a soli vent’anni fece parlare di sé e brillò come nuova stella del panorama musicale.
Dopo aver ottenuto il diploma in composizione con il massimo dei voti e la lode, cominciò per lui un periodo denso di offerte di lavoro a Milano al teatro “La Scala “ diretto dal grande Arturo Toscanini e in Grecia direttamente dal suo vecchio professore di pianoforte.
Egli preferì però rimanere nella sua amata Sicilia ,vicino ai suoi cari, ancorato alle proprie radici e lavorare al teatro “Vittorio Emanuele” di Messina” teatro prestigioso un tempo, che non aveva nulla da invidiare alla “Scala” di Milano, alla “ Fenice” di Venezia , al” San Carlo “di Napoli e al “Massimo” di Palermo. Diventò direttore d’orchestra e diresse anche la Traviata.
Tenne molti concerti a Patti , a Castroreale e Milazzo in tre date importanti ;nel 1901-1902-1904.
Occasioni tutte propizie per conoscere personalità di spicco come il Barone Lucifero che diventò suo amico, e gli permise di frequentare la sua bella villa ,dove incontrò e si innamorò della figlia, Dora Lucifero, una brava violinista e attrice di teatro ( celebre la sua interpretazione di Ofelia) . I due si sposarono il 12 Febbraio del 1908.
Gli invitati ed i testimoni, tra cui quello della sposa, il cavaliere Tommaso De Gregorio da cui prende il nome una via di Milazzo, ebbero il privilegio di ascoltare un “Salve Regina” che Casalaina compose per l’evento.
Come regalo gli sposi, che andarono in luna di miele a Taormina , ne ricevettero uno bellissimo , addirittura un pianoforte!
Casalaina continuò a comporre e si cimentò in una nuova opera lirica “La Sensitiva” di cui purtroppo non è rimasta traccia ed ebbe un grande successo con il melodramma “Antony” considerata tutt’oggi dalla critica la più importante di tutta la sua produzione artistica. Questo melodramma che traeva origine da un lavoro di Alexandre Dumas, in tre atti, doveva essere rappresentato al Teatro Vittorio Emanuele di Messina . Tanti musicisti italiani e francesi si erano cimentati a musicare questo melodramma ottenendo scarsi risultati. Casalaina però non ebbe la gioia di vedere il suo capolavoro messo in scena, il violento terremoto e il maremoto del 1908 che distrussero Messina e Reggio Calabria provocarono la morte di Riccardo e Dora , i coniugi ,sposi da soli dieci mesi ,come si legge sulla lapide, furono estratti dalle “ fumanti macerie di Messina” ,abbracciati, tra l’altro si disse che Dora fosse in gravidanza da qualche mese. La stella Casalaina smette giovanissima di brillare!
La tomba del musicista di Novara di Sicilia , si può ammirare nel cimitero di Milazzo.
Marta Aloi Samuele Maiorana Samuele Currò Sofia Pontoriero Federica Bertè
Classe I C Scuola Media Garibaldi