venerdì, Novembre 22, 2024
Eventi e Spettacoli

Corso “Tecnico dell’E-mobility”: un impegno che continua

Inaugurata la terza edizione del “Percorso didattico nazionale per la formazione iniziale del tecnico per la progettazione, gestione e manutenzione dei sistemi di mobilità sostenibile”

“La prima edizione è stata una scommessa, la seconda la ricerca di una conferma, la terza è la promessa di un impegno. Il nostro impegno è accompagnare, attraverso l’implementazione delle competenze tecniche, la crescita di una nuova generazione di cittadini nella cultura della sostenibilità, fino a quando queste tematiche non faranno parte in maniera compiuta ed organica dei curricoli scolastici”.

E-mobility,

Con queste parole il prof. Massimo Chillemi, ha dato l’avvio alla terza edizione del “Percorso didattico nazionale per la formazione iniziale del tecnico per la progettazione, gestione e manutenzione dei sistemi di mobilità sostenibile”, organizzato dalla Rete di scuole per la mobilità sostenibile (Rete E-mobility) in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria di Messina e con l’associazione Motus-E, partner storici dell’iniziativa, coordinata dall’ITT “E. Majorana” di Milazzo.

Il prof. Chillemi ha quindi ricordato come alle prime due edizioni abbiano partecipato quattrocentoventiquattro studenti per totale di oltre tredicimila ore di PCTO erogate, numeri che in questa edizione sono destinati a raddoppiarsi. Da ventisei scuole della Rete distribuite in dieci regioni, dal Piemonte alla Sicilia, sono infatti pervenute oltre quattrocento iscrizioni. Per la prima volta, inoltre, parteciperanno all’evento anche alcuni studenti dell’ITS Energia del Piemonte, agenzia formativa post-diploma, a testimonianza del livello di affidabilità e fiducia raggiunto da un’iniziativa che si propone quale elemento di concreta realizzazione di un curricolo verticale e coordinato tra la scuola, la formazione universitaria, gli istituti di alta specializzazione tecnologica e il mondo del lavoro.

Nel proprio saluto rivolto ai partecipanti collegati on line, il dott. Bruno Lorenzo Castrovinci, dirigente dell’ITT Majorana, ha voluto ribadire l’impegno dell’istituto mamertino nel condurre, in sinergia con la Rete E-mobility, azioni di implementazione delle competenze nella direzione della mobilità sostenibile.

Il prof. Claudio Cavallotto, Direttore della Rete, che si è fatto anche latore dei saluti del Presidente dott. Paolo Cortese, dirigente dell’istituto capofila “G. Vallauri” di Fossano, ha sottolineato la crescita del corso, che quest’anno vedrà alternarsi fra i relatori docenti universitari ed esperti aziendali. Quest’ultimi testimonieranno l’impegno ed il lavoro di SCAME, FAAM, Volvo Trucks ed E-GAP, ovvero alcuni tra i principali attori della rivoluzione in atto nell’ambito della mobilità. Il prof. Cavallotto, impegnato contestualmente alla job fair “IO LAVORO” in corso di svolgimento al Lingotto di Torino, ha inoltre riferito dell’interesse manifestato nei confronti dell’esperienza della Rete, presentata durante l’evento alle aziende partecipanti, ringraziando infine chi ne ha sempre sostenuto la formazione e sviluppo, in primo luogo Motus-E e ANPAL Servizi.

E proprio in rappresentanza di ANPAL Servizi è intervenuto il dott. Franco Mittica, rivolgendosi direttamente ai giovani corsisti ed esortandoli ad approfittare dell’occasione di crescita offerta dal corso, definito “portatore di concretezza, di nuove competenze e di competenze spendibili, assolutamente spendibili”.

Nel suo intervento il prof. Eugenio Guglielmino, Direttore del Dipartimento di Ingegneria di Messina, ha posto l’accento sulla rilevanza e attualità del progetto, rilevando come la sostenibilità debba essere centrale nella formazione tecnica, anche attraverso percorsi formativi paralleli al curricolo, in cui gli studenti possano esprimere il loro potenziale e condurre a sintesi le conoscenze e competenze acquisite. È quanto propone anche l’Università di Messina, che ai normali corsi affianca importanti esperienze nel campo del motorsport. Non è questo un ambito estraneo alla mobilità sostenibile, che anche in questo campo ormai ha giustamente assunto un ruolo di primo piano.

Sulla stessa linea si è espresso il prof. Giacomo Risitano, docente dello stesso Dipartimento e referente dell’Università per i rapporti con Motus-E, che ha evidenziato la complementarietà, e non supplementarietà, delle attività di motorsport in ambito motociclistico, automobilistico e navale cui partecipa l’ateneo peloritano (“Messina, insieme a Milano e Bologna è una delle tre università italiane ad essere impegnata contemporaneamente in tutte e tre le competizioni sportive”, ha sottolineato il docente, non senza un giustificato orgoglio)  ai corsi di studi ordinari. Lo stesso ruolo di complementarietà è rivestito dal corso organizzato dalla Rete, cui il Dipartimento è quindi legato da una comune interpretazione del ruolo dell’istruzione; è quindi del tutto naturale che per il quarto anno consecutivo (il prof. Risitano non dimentica infatti il primo corso sull’e-mobility, organizzato in ambito locale con il solo ITT Majorana e sempre con il supporto di Motus-E) affianchi la Rete in un’iniziativa diventata ormai consuetudine.

Il dott. Leonardo Artico, responsabile della formazione di Motus-E, la prima associazione in Italia costituita per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica, ha ricordato l’impegno costante a fianco della Rete, che si è sempre concretizzato, nelle varie edizioni del corso, in un contributo di relatori provenienti da aziende di primaria importanza nel campo della costruzione di veicoli a propulsione elettrica, di infrastrutture di ricarica e di servizi alla mobilità sostenibile.

Tra gli ospiti della giornata inaugurale del corso si è poi avuta la presenza della dott.ssa Rosalba Bonanni, in rappresentanza del dott. Gianluca Lombardo, Dirigente dell’Ufficio IV, Ordinamenti dei percorsi dell’istruzione tecnica e dell’istruzione professionale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

La dott.ssa Bonanni è tornata sul concetto di verticalizzazione dei percorsi di istruzione, considerata dal Ministero l’asse portante di un nuovo modo di fare formazione, sottolineando il ruolo delle reti scolastiche, “luogo virtuale di miglioramento delle performance” dei singoli istituti aderenti, grazie all’approccio collaborativo, allo scambio di esperienze e know-how, alla condivisione di modelli e buone pratiche.

“L’idea di una formazione standardizzata è ormai alle spalle”, ha proseguito la dott.ssa Bonanni, “le linee progettuali del PNRR in tema di formazione individuano nuovi paradigmi, nel rendere coerenti gli obiettivi formativi con le esperienze delle scuole. Le reti di scuole avranno un ruolo fondamentale nel creare sinergie e offrire spunti innovativi per una nuova identità dell’istruzione tecnica e professionale”. È quindi di estremo interesse per il ministero l’esperienza di stretta interazione della Rete con università, I.T.S. e mondo del lavoro, per di più in un’ottica di sostenibilità e innovazione.

La dott.ssa Bonanni ha auspicato una fattiva e continua collaborazione con la Rete E-mobility, che, diversamente da alle altre reti ha anche la peculiarità di essere trasversale tra formazione tecnica e formazione professionale e tra indirizzi di studio di varia natura, concludendo con l’invito ad organizzare presso la sede del Ministero a Roma la prossima Conferenza delle scuole aderenti.

Dopo la serie dei saluti, che in realtà sono stati ben lontani dall’essere degli interventi di cortesia, ma si sono rivelati importanti contributi motivazionali non solo per gli studenti, ma anche per gli organizzatori dell’iniziativa, si è avuto l’effettivo inizio del corso, con la relazione del prof. Sebastian Brusca, Coordinatore del corso di laurea in Ingegneria Industriale dell’Università di Messina, che ha parlato di “Mobilità sostenibile e modello energetico”.

L’intervento del prof. Brusca, incentrato sulla necessità di riflettere sulla visione della mobilità sostenibile come sistema, in cui non si può prescindere da un ripensamento complessivo della rete energetica per conseguire l’auspicato “impatto zero” e in cui bisogna mettere in atto tutte le strategie possibili per accompagnare la necessaria transizione, è stato molto apprezzato, come dimostrato dalle numerose domande poste dai corsisti, per aver esposto con estrema chiarezza e rigore scientifico i termini di un problema spesso affrontato in modo fin troppo semplicistico.

La nuova avventura è dunque iniziata. Nei prossimi tredici incontri gli studenti dell’e-mobility saranno chiamati ad affrontare il mondo variegato ed estremamente articolato della smart mobility, a confrontarsi  con tematiche che viaggiano sul limite incerto ed affascinante tra lo stato dell’arte e gli sviluppi futuri di una tecnologia che, pur per certi versi consolidata, promette senz’altro scenari ancora inesplorati ed avveniristici.

programma corso:

https://www.flipbookpdf.net/web/site/e7c2b164646d773dbcb975b2a522d55f29318529202212.pdf.html

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