4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Il 4 novembre è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
La festa è stata istituita nel 1919 come “Anniversario della Vittoria” per ricordare l’armistio siglato a Villa Giusti con l’Impero austo-ungarico e commemorare i caduti del Primo conflitto mondiale.
In questa giornata si intende infatti ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.
La celebrazione del 4 novembre è l’unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall’età liberale, al fascismo, all’Italia repubblicana. Nel 1921, in occasione della celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Milite Ignoto venne sepolto solennemente all’Altare della Patria a Roma. Nel 1922, poco dopo la marcia su Roma, la festa cambiò nome in Anniversario della Vittoria, assumendo quindi una denominazione caratterizzata da un forte richiamo alla potenza militare dell’Italia, mentre dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1949, il significato della festa è tornato quello originale, ridiventando la celebrazione delle forze armate italiane e dell’Unità d’Italia.
Fino al 1976 il 4 novembre è stato un giorno festivo. Dal 1977, in pieno clima di austerity, a causa della riforma del calendario delle festività nazionali introdotta con legge n. 54 del 5 marzo 1977, la ricorrenza è stata resa “festa mobile”, con le celebrazioni che hanno luogo alla prima domenica di novembre.
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando ma negli anni Duemila, grazie all’impulso dato dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la festa è tornata a celebrazioni più ampie e diffuse.
Nella giornata odierna il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà all’altare della patria per le celebrazioni e rinnovare l’importanza dei momenti comunitari che fanno degli italiani un popolo e una nazione rispettosa dei propri simboli e delle proprie istituzioni.
Chiara SottileV A BS