MISS PEREGRINE: LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI
La trilogia fantasy di Miss Peregrine, scritta da Ransom Riggs, nasce a Philadelphia nel 2011 e sbarca in Italia qualche anno dopo. Essa è formata dal primo libro, “La casa dei ragazzi speciali”, il secondo “Hollow city” e il terzo, appena uscito, “La biblioteca delle anime”.
Nel primo libro faremo la conoscenza di Jakob, adolescente senza particolari aspirazioni, che vede il mondo grigio, lavora alla catena di supermercati Smart Aid di proprietà della famiglia di sua madre. Jakob fin da piccolo è affascinato dalle storie del nonno Abraham Portman, comunemente chiamato Abe.
Abe racconta al nipote delle avventure vissute da giovane, della sua fuga dai raid nazisti, di quando infreddolito e senza una casa arriva da Miss Peregrine, una donna che accoglie bambini “speciali”, Olive una bambina più leggera dell’aria, Emma ragazza in grado di controllare il fuoco, Enoch capace di dare vita alle cose, Millard ragazzo invisibile, Hugh che ha lo stomaco infestato da api, Bronwyn una bambina con la forza di dieci uomini, Fiona che ha un rapporto particolare con le piante e una bambina con due bocche.
Jake crescendo, come desiderano i suoi genitori, dimentica completamente le sue fantasie. Le giornate normali del ragazzo verranno sconvolte dalla morte prematura del nonno in una foresta, ucciso da un mostro che a quanto pare solo lui vede, così i genitori credendo che Jake sia pazzo lo mandano da uno psichiatra, il dottor Golan. Poco dopo Jake, grazie alle ultime parole di suo nonno, troverà una foto dove è ritratta un’isola, in cui Abe ha vissuto da adolescente. Si tratta di Cairnholm nel Galles, dove, grazie all’approvazione del dottor Golan, Jake si recherà col padre: un disoccupato che cerca disperatamente di scrivere un libro basato sui volatili. Ricordando le storie del nonno, Jake riesce a trovare la casa dei bambini, purtroppo distrutta da una bomba nazista.
Jake scoraggiato chiederà informazioni in giro facendo la conoscenza di Kev il direttore del Priest Hole, il luogo in cui Jake alloggia, il proprietario del museo che gli racconterà del Vecchio cioè un uomo del neolitico ritrovato nella palude dell’isola e infine conoscerà Dirty D. e Worm due suoi coetanei che cercano di diventare rapper.
Facendo ulteriori ricerche si addentrerà nella casa cadendo però nei sotterranei, ma nel buio pesto a illuminarlo si trova una ragazza che tiene del fuoco in mano, Jake spaventato corre via per poi cadere e svenire e ritrovarsi davanti alla casa dei bambini, completamente ricostruita, senza il minimo graffio. Miss Peregrine racconterà a Jake di essere una ymbrine, una speciale, in grado di poter controllare il tempo e trasformarsi in uccello. Il mondo perfetto di Jake verrà poi sconvolto dal rapimento di Miss Peregrine ad opera dei Vacui, secondo le rivelazioni di Emma. I Vacui sono speciali che cercando l’immortalità si sono trasformati in mostri orrendi e Jake dovrà ripercorrere gli indizi lasciati da suo nonno, per poi scoprire di stare lottando contro una persona che credeva amica.
Il libro ha ottenuto molta fama con l’uscita del film, in cui la trama viene modificata, ma risulta altrettanto avvincente. Ransom Riggs è stato capace di uscire fuori dagli schemi creando un’opera speciale, coinvolgente e affascinante, come i suoi personaggi. Anche il processo creativo dell’autore è originale considerato che egli scrive il libro per dare vita ad una raccolta di fotografie antiche di proprietà di un collezionista.
Il mio personaggio preferito è Emma, la protagonista femminile, poiché ammiro il suo carattere testardo e il suo incredibile spirito d’avventura, infatti in veste di più grande è capace di mantenere la calma e di provvedere ai bambini, mantenendo intatta però quella voglia di scappare per conoscere veramente il mondo, considerando che uno speciale è chiuso in un anello per anni e se lo dovesse aprire ritornando al presente, gli anni che non sono passati nell’anello scomparirebbero tutti in un colpo. Secondo me questo libro dimostra come i bambini qualche volta possono essere i tutori degli adulti, insegnando loro cose che con l’età si scordano.
In conclusione Riggs ci invita a non dimenticare per sempre di quando si è bambini, perché talvolta per risolvere un problema ci vuole un ragionamento che solo i bambini possono fare.
Claudio Messina 3 G Istituto Comprensivo Boer-Verona Trento