lunedì, Dicembre 16, 2024
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PACE

Il giorno in cui il potere dell’amore supererà l’amore per il potere, il mondo potrà scoprire la pace

Gandhi

Ritengo opportuno parlare di un argomento universale, oggi più che mai attuale, la pace. Essa è l’obiettivo cardine che accomuna le persone di ogni parte del mondo, sin dai tempi più antichi. Al giorno d’oggi, valutando gli avvenimenti contemporanei, è lecito chiedersi se un giorno sarà possibile raggiungere una convivenza pacifica tra i popoli.

La pace è il contrario della guerra, con una differenza sostanziale: per ottenere la pace occorre la buona volontà e l’impegno sincero da parte di tutti; per scatenare una guerra, invece, è sufficiente che sia anche uno solo a desiderarla.

Tutto ciò è racchiuso perfettamente in una celebre frase di Gandhi: “Il giorno in cui il potere dell’amore supererà l’amore per il potere, il mondo potrà scoprire la pace”. Gandhi, detto anche il Mahatma (cioè la Grande Anima), è stato un politico indiano e leader del movimento per la libertà e l’indipendenza dell’India, nonché il fondatore della non violenza, un metodo di lotta che rifiuta ogni atto di violenza.

Le cause che possono limitare la pace ed impedirne il raggiungimento sono molteplici: spicca, fra tutte, la volontà dei “potenti”; i capi di stato, ad esempio, che spesso intraprendono guerre distruttive per scopi economici e/o personali, incuranti del bene della popolazione.

A mio avviso, credo che studiare e conoscere la storia ci permetta di non commettere gli stessi errori compiuti in passato, rendendoci consapevoli che i presupposti di guerra vanno stroncati sul nascere. Purtroppo, la storia ci insegna anche che i fatti non vanno proprio come vorremmo: ne è un esempio il perdurare del conflitto arabo-israeliano che da sessant’anni ricopre un ruolo importante nel palinsesto della violenza. Oppure, basta pensare alle notizie che ascoltiamo, proprio in questi giorni, al telegiornale riguardanti il conflitto tra Russia e Ucraina.

Proprio quest’oggi Mariupol è diventata l’epicentro di tale guerra, teatro del bardamento dell’ospedale pediatrico. Tale notizia ha scosso il mondo intero. Le immagini dell’edificio sventrato, ridotto ormai in polvere, della donna incinta evacuata e della gente in fuga dalle macerie appaiono a noi sconcertanti, tali da lasciarci ammutoliti e pietrificati. Ciò ci fa comprendere quanto l’uomo possa essere crudele e prevaricatore rispetto ai suoi simili. Come disse Gandhi, affinchè vi sia il raggiungimento della pace è necessario guardarsi dentro. Vedere così tanti bambini, donne e anziani feriti è struggente: sono i civili a pagarne il prezzo più alto vivendo con la paura costante e sperando di non essere colpiti dalle bombe.

Sono rimasta ammaliata dell’accorato appello di Papa Francesco per fare cessare l’attacco armato, far prevalere il negoziato e soprattutto il buon senso: “La guerra è una follia, fermate questa crudeltà!”.

Mi auguro che tutto ciò finisca al più presto. Concludo paragonando la pace ad un grande mosaico: il lavoro di ciascun individuo è una tessera fondamentale e preziosa.

Sofia Caliri IV A BS

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