ласкаво просимо BENVENUTO
Siamo tutti a conoscenza di ciò che sta accadendo in Ucraina. Il Paese, purtroppo, è devastato dalla guerra, il numero dei morti cresce di giorno in giorno e le immagini di distruzioni, provocate dalle bombe e dal fuoco dei carri armati russi, trasmesse dalla Tv, riempiono i nostri occhi e stringono in una morsa i nostri cuori. Donne e bambini sono costretti a vivere una vita sotterranea e tantissimi sono riusciti, in mezzo a mille pericoli, a fuggire. In molti dovremmo provare a metterci nei panni di queste persone, persone costrette a lasciare le proprie abitazioni, i propri affetti, gli amici, i propri compagni di vita, e anche di scuola, la propria vita quotidiana, fatta profumi, di suoni, di sogni, di desideri, di passioni.
È difficile immaginare solo questo, ma pensate quanto sia doloroso vivere questa situazione, vivere in un altro Stato, imparare una nuova lingua. Tra i tanti che sono stati costretti a lasciare tutto, c’è anche un ragazzo della nostra età, un adolescente come noi. Quando abbiamo saputo del suo arrivo, eravamo tutti molto emozionati e abbiamo subito pensato di accoglierlo al meglio.
Il 5 aprile 2022 è stato il suo primo giorno di scuola nella nostra scuola. La mattina lo abbiamo aspettato insieme agli insegnanti e alle autorità scolastiche all’ingresso dell’edificio scolastico, proprio davanti alla bandiera della sua amata Ucraina, con un cartellone di “Benvenuto”, accompagnato da una lettera scritta da noi in lingua italiana e ucraina. Un caloroso applauso e il primo omaggio per lui, da parte della Scuola, è stato uno zaino, carico di tanto amore e di tanti oggetti che gli serviranno per la sua futura vita da studente in Italia. Subito dopo ci siamo recati in classe e, per l’occasione, la nostra aula si è “colorata” di giallo e blu, dal “Benvenuto” sulla LIM ai tovaglioli del piccolo buffet, allestito per festeggiare il suo arrivo. Magari fosse sempre così!
Nella nostra aula tutto aveva un nome, dai cartellini con i nomi di ogni alunno posti sui banchi a quelli per denominare i vari elementi dell’arredo scolastico. Capirci con il nostro compagno non è stato di certo facile, perché lui non conosce l’italiano e noi l’ucraino. Ma, per fortuna, grazie a “Google Traduttore”, non solo siamo riusciti tradurre il discorso della nostra dirigente, anche lei emozionata come tutti, ma siamo riusciti a comunicare e a consegnargli i nostri pensieri come simbolo di amicizia.
Ci riteniamo fortunati ad averlo nella nostra classe e pensiamo che sia davvero una bella cosa perché, oltre ad avere la possibilità di condividere questo ultimo anno delle scuole medie con lui, potremo anche conoscere le sue tradizioni e vorremmo imparare anche l’ucraino. Chissà se potremo prendere qualche lezione da lui e dalla sua mediatrice linguistica? Sicuramente il nostro compagno imparerà la lingua italiana così, quando la guerra sarà finita, speriamo il prima possibile, potrà continuare a parlarla con noi… ma a distanza, con lunghe video-chiamate dall’Ucraina.
Benvenuto tra noi Artur, e… СВОБОДИ ТА МИРУ УКРАЇНІ, LIBERTÀ e PACE ALL’UCRAINA.
Alice Arcoraci, Erika Bucca, Laura Bucca, Aurora Grasso Classe Terza, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G