lunedì, Dicembre 16, 2024
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Il Capuana promuove la cultura della giustizia e della legalità

Ogni anno dal 1996, il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’Associazione Libera celebra la Giornata della Memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime innocenti di mafie. Un impegno che quest’ anno assume un valore ancora più importante, a trent’ anni dall’ uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme alle loro scorte. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci (Antonio Montinaro) e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Tante le iniziative nel corso di questi 27 anni grazie anche al contributo della scuola.

L’ I.C Capuana ha aderito all’ iniziativa attraverso il coinvolgimento delle classi della scuola secondaria di primo grado G. Verga, Martino e Garibaldi, proprio nella mattinata del 21 marzo. Nello spazio antistante il plesso Verga, i ragazzi hanno esposto i lavori elaborati. cartelloni fedeli allo slogan annuale: “Terra mia. Coltura/Cultura”. Uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire. Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura/Cultura. La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.

L’ I.C Capuana ha aderito all’ iniziativa attraverso il coinvolgimento delle classi della scuola secondaria di primo grado G. Verga, Martino e Garibaldi, proprio nella mattinata del 21 marzo. Nello spazio antistante il plesso Verga, i ragazzi hanno esposto i lavori elaborati. cartelloni fedeli allo slogan annuale: “Terra mia. Coltura/Cultura”.

È stato esposto anche un cartellone azzurro sul quale sono state incollate tante stelle in ognuna delle quali impressi i nomi delle vittime della mafia: Vito Schifani, Beppe Alfano, Antonio Montinaro, Emanuela Loi, Giovanni Falcone,  Graziella Campagna, Rocco Chinnici, Paolo Borsellino,  Pino Puglisi, Peppino Impastato e tanti altri.  Stelle perché queste persone si sono battute per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. Sono stati elencati dai ragazzi i nomi delle vittime, insieme alla lettura di alcune biografie nell’ intento che il loro gesto e ricordo rimanga nei cuori e nella mente di chi rimane, e lotta anche per loro contro ogni forma di mafia. La lotta per veder riconosciuto il ricordo di tutti loro è una lotta che serve a conquistare la verità e la giustizia per tutte le vittime, assicurando loro la stessa dignità nel ricordo riservata alle vittime più famose.

L’ evento si è concluso con i ringraziamenti di un’insegnante che ha invitato gli studenti a cogliere il vero valore intrinseco di questa giornata: l’impegno contro la mafia deve essere un ponte anche per le nuove generazioni pronte a diffondere la cultura della legalità con l’obiettivo di creare una società più giusta nel ricordo di chi ha perso la vita ingiustamente.

L’istituzione della Giornata rappresenta un’occasione per restituire centralità al tema della lotta alle mafie, per promuovere la cultura della giustizia e della legalità, per responsabilizzare i giovani e stimolarli a un impegno personale nella difesa dei valori della convivenza civile. Ad oggi, in Italia, sono morte per mano mafiosa 1006 persone. L’auspicio più grande è che questo numero non si modifichi e che l’unica nuova morte sia proprio quella della mafia, in tutte le sue forme.

Emanuele Catalfamo, III B Verga, Barcellona P.G.

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