venerdì, Novembre 22, 2024
COMUNICATI STAMPAUNIVERSITA' DEGLI STUDI MESSINA

Unime entra nel prestigioso ranking QS, classificandosi tra le prime 500 università per la qualità della ricerca

L’Ateneo peloritano si classifica nella fascia 801-1000 per il QS World University Rankings 2022, tra le oltre 1300 università rientrate nella graduatoria. L’Università centra inoltre la 32° posizione a livello nazionale. L’ottimo risultato è dovuto soprattutto alla valutazione della qualità della ricerca, per cui l’Università è stata valutata 433° al mondo, tra le migliaia valutate quest’anno.

“L’Università di Messina si conferma nell’assoluta eccellenza mondiale- ha detto il rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea. I più importanti ranking internazionali QS e THE ci valutano tra le prime 500 al mondo (QS: 433; THE: 461°) per la qualità della nostra ricerca ed, inoltre, la nostra università è stata valutata 85° al mondo per l’obiettivo 3 del THE Impact ranking, che riguarda le attività nell’ambito della Salute e Benessere, uno degli obiettivi dell’Agenda 2030. Il risultato è tanto più speciale perché è stato ottenuto con il lavoro fatto negli ultimi 2 anni e su parametri oggettivamente difficili da scalare per una università del sud Italia (valutazione da parte delle aziende internazionali; incardinamento di docenti stranieri; attrazione di ricercatori internazionali; investimenti da parte di imprese ed industrie nella stessa Università), esprimo quindi la mia più grande soddisfazione che condivido con tutta la Comunità accademica perchè è chiaro che l’Università si sta muovendo molto bene .”

Il ranking di QS, oltre alla qualità della ricerca (rilevata attraverso il partner bibliometrico Scopus di Elsevier), prende in considerazione il prestigio dell’Università, rilevato attraverso un sondaggio accademico (che coinvolge attivamente più di 100.000 ricercatori nel mondo) ed uno aziendale (partecipato da oltre 50.000 referenti aziendali). Vengono inoltre considerati diversi valori statistici a valutazione della didattica (ratio tra il numero di studenti ed il numero di docenti) e dell’internazionalizzazione (ratio dei docenti e degli studenti internazionali).

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