La Serenissima compie 1600 anni
Un francobollo, musica e tanti eventi per raccontare la storia di una delle città più belle del mondo, Patrimonio mondiale dell’Unesco
La città di Venezia festeggia i 1600 anni dalla sua fondazione. Fino a tutto il 2022 proporrà un calendario di eventi per raccontare la storia, le eccellenze, la cultura che l’hanno resa in 16 secoli un’icona mondiale, un segno di rinascita, di contrasto alla pandemia, che l’ha svuotata dai turisti. Il 25 marzo 421, la posa della prima pietra della chiesa di San Giacomo di Rialto (San Giacometto). In realtà, gli storici non concordano su una data esatta, perché quel periodo fu segnato dall’evoluzione di continui flussi migratori, e agli insediamenti dei primi abitanti negli isolotti della laguna si aggiunsero i veneti che fuggivano dalla terraferma dagli assalti dei barbari. Ma tant’è, per convenzione la fondazione di Venezia resta testimoniata dalla fonte manoscritta del Chronicon Altinate, e in tempi più recenti, il Marin Sanudo, che descrivendo il grande incendio di Rialto del 1514, scriveva: “Solum restò in piedi la chiexia di San Giacomo di Rialto, la qual fu la prima chiexia edificata in Venetia dil 421 a dì 25 Marzo, come in le nostre croniche si leze”.
Il francobollo
Viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo di Venezia, nel 1600/o anniversario della fondazione, con valore di 1,15 euro e tiratura di 500 mila esemplari. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa su carta bianca, con bozzetto a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La vignetta riproduce la xilografia “La Veduta di Venezia a volo d’uccello” di Iacopo de’ Barbari, datata 1500, le cui matrici originali in legno e un esemplare sono conservati al Museo Correr di Venezia; in alto, a destra, è riprodotto il logo di Venezia 1600, che rappresenta la colonna con il leone a lato di piazzetta San Marco, le cupole della Basilica di San Marco e le aperture tipiche della facciata del Palazzo Ducale.
Mattarella saluta Venezia
Il saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi il racconto di Venezia attraverso immagini e musica, eseguita dall’orchestra e dal coro del Teatro la Fenice, con la narrazione di Alessio Boni. Così Rai2, in collaborazione con il Comune e La Fenice, celebra i 1600 anni dalla nascita della Serenissima. “1600 Venezia speciale anniversario”, in onda alle 18.30 di ieri, racconta, spiega il sindaco Luigi Brugnaro, “una Venezia che guarda al futuro, alla tecnologia e alla salvaguardia dell’ambiente. Una città che, fin dai tempi della Repubblica Serenissima, è Stato da Mar e Stato da Tera e che in questo delicato equilibrio si impegna per essere punto di riferimento per le nuove generazioni. Immagini quindi di una città che in questi 1600 anni ha meritato di essere inserita in quel Patrimonio mondiale dell’Unesco – conclude – e che rivendica la propria vocazione alla crescita e allo sviluppo”. Il programma musicale raccoglie in gran parte musica scritta per Venezia e per la Fenice, con l’Attila di Giuseppe Verdi, composto proprio per il teatro nel 1846. Ma anche Otello, che nel finale del terzo atto rende omaggio alla città. E ancora La Traviata, eseguita in prima assoluta alla Fenice, così come Ernani, che vi debuttò qualche anno prima. Quindi L’italiana in Algeri, che Rossini scrisse per il Teatro di San Benedetto. Poi la Barcarolle dai Contes d’Hoffmann, di Jacques Offenbach. A dirigere l’Orchestra e il Coro della Fenice il Maestro Renato Palumbo; sul palco il tenore Fabio Sartori e il soprano Francesca Dotto.