Un giorno speciale per celebrare Dante
Il 25 marzo è il Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri.
La ricorrenza è stata istituita dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel 2020. La scelta del giorno non è casuale: il 25 marzo è la data che i dantisti riconoscono come l’inizio del viaggio nell’aldilà descritto dal poeta nella sua opera più famosa la “Divina Commedia”. Quest’anno il Dantedì ha una valenza speciale, in quanto si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Dante è considerato il padre della lingua italiana ed è uno dei pilastri della letteratura medievale e di tutti i tempi.
Nato a Firenze nel maggio del 1265, Dante è noto principalmente per la sua opera più importante, la Commedia, che fu poi chiamata da Giovanni Boccaccio “Divina” per la bellezza e l’altezza insuperabile della poesia e della struttura di quest’opera. Ma Dante fu un autore molto prolifico e dai vasti interessi che ha scritto sia in latino che in italiano e che ha dato un contributo fondamentale alla nostra lingua.
La Divina Commedia è la sua opera più famosa ed è stata composta tra il 1306 e il 1320, durante gli anni dolorosi dell’esilio, a cui il poeta fu ingiustamente condannato dai suoi avversari politici. Nel 1302 viene infatti accusato di essere un falsario e un barattiere ed è costretto a lasciare Firenze, la sua amata città, nella quale non farà mai più ritorno neanche da morto. Dante infatti morirà a Ravenna nel 1321 e in questa città riposano le sue spoglie mortali.
La Divina Commedia viene scritta in volgare, la lingua del popolo, per far sì che tutti la possano leggere. È suddivisa in tre parti chiamate” cantiche”: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Ciascuna cantica è composta da 33 canti tranne l’inferno che contiene un canto proemiale. È un poema didascalico allegorico che rispecchia la cultura medievale. Nell’opera, la numerologia ha un significato importante: per il poeta il tre e i suoi multipli rappresentano la perfezione, l’assoluto e la Trinità. Per Dante anche l’amore ha un’importanza fondamentale. Tutta la sua opera è infatti dedicata all’amore della sua vita, Beatrice che egli incontrò per la prima volta all’età di nove anni e che morì giovanissima. Beatrice è la sua musa ispiratrice e rappresenta il suo ideale poetico, la donna- angelo, colei che è un tramite tra l’umano e il divino.
I versi, la poesia e i personaggi che incontriamo nel capolavoro dantesco, anche se appartengono ad un tempo molto lontano dal nostro, riescono a parlarci con grande forza e ad emozionarci. Quest’anno speciale ci ha permesso di studiare in modo approfondito questo grande autore.
La nostra scuola, l’Istituto Comprensivo “L. Capuana” di Barcellona Pozzo di Gotto, si è fatta promotrice di un’iniziativa molto bella: un concorso di arte dedicato a Dante, che si terrà a maggio. Questa sarà un’occasione per approfondire maggiormente la figura del sommo poeta che attraverso la sua poesia immortale ci offre un’infinita ricchezza spirituale e umana.
Widad ARBAOUI e Kawtar BACHAR
Scuola “Martino”- Rodì Milici I.C. “L. Capuana” – Barcellona P.G.