Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus
Per “conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa della pandemia” è stata istituita la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus che si celebra oggi 18 marzo.
La scelta non è casuale, poiché il 18 marzo dello scorso anno è la data in cui fu registrato il numero più alto di decessi a causa della pandemia, 2.978, e tutta l’Italia assistette inerme a quell’immagine straziante dei camion militari incolonnati sulle strade di Bergamo con i feretri.
La legge prevede un minuto di silenzio nazionale, una programmazione speciale della Rai, iniziative didattiche nelle scuole e sui municipi di tutta Italia il Tricolore sarà esposto a mezz’asta.
La musica di Giovanni Allevi e tredici voci narranti, Elena Sofia Ricci, Lino Guanciale, Cristiana Capotondi e tanti altri, leggono un testo scritto da Mauro Berruto, ex Ct della nazionale della pallavolo, mentre scorrono immagini suggestive. Le Frecce Tricolori hanno infatti donato e reso disponibili le spettacolari immagini delle loro ultime esibizioni, così come il Governatorato dello Stato di Città del Vaticano, Direzione Musei, le immagini delle sue opere.
Un bambino che nasce come l’Italia che riparte, la storia meravigliosa della nostra arte, della nostra cultura e la sofferenza declinata nelle tante sfaccettature di questo anno terribile tra angosce, speranze e libertà.
“Io sono Enea e tengo mio padre, il vecchio Anchise, sulle spalle senza lasciarlo indietro mai”. “Ero il volto felice che ti ha visto su quello schermo, io ero presenza, ora sono memoria”. “Sono ogni pietra caduta, raccolta e rimessa con cura al posto suo!”
Sono queste solo alcune delle frasi forti ed emozionanti con cui il corto “Io sono…Italia”, prodotto da Cultura Italiae e Rai Cinema, rende omaggio a chi non ce l’ha fatta e a chi ha stravolto la propria esistenza per aiutare glia altri. A chi ha sacrificato la propria vita per salvarne altre e a tutti gli italiani che hanno saputo affrontare con grande forza d’animo e senso di responsabilità i duri mesi di lockdown.
Franca Genovese