venerdì, Novembre 22, 2024
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Il mare, una immensa distesa di quiete dalla potente colonna sonora.

Jean Cousteau lo chiamava il mondo silenzioso, una immensa distesa di quiete. E invece l’oceano è una sorprendente sinfonia di rumori!

C’è il canto della megattera, i gorgheggi del canarino del mare, il beluga, persino il plancton ha la sua melodia, ma la voce dell’oceano, oggi, è sovrastata da voci che prima non c’erano, come quello delle piattaforme di perforazione.

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Science” mostra che il rumore provocato dalle attività umane rischia di diventare insostenibile per la vita sottomarina, un esempio sono gli spiaggiamenti di cetacei disorientati dai sonar militari.

Ma ci sono fenomeni meno evidenti, come il piccolo Nemo, i pesci pagliacci appena nati che faticano a ritrovare la strada di casa perché il chiasso provocato dall’uomo può coprire il suono che li guida verso la barriera corallina, così come i bombardamenti dei fondali per la ricerca di idrocarburi possono uccidere alcune specie e ancora le navi, i sottomarini e i motoscafi che stanno trasformando il mare in un autostrada.

Ma non tutto è perduto. A differenza di altre forme di inquinamento quello sonoro è reversibile: basta ridurre le rotte, silenziare i motori, abbassare la voce e torneremo ad ascoltare la colonna sonora originale dell’oceano.

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