Il diritto alla salute diventa anche un dovere ….salute, benessere, sicurezza e prevenzione.
Il diritto alla salute è un tema che ora più che mai riguarda in prima persona noi stessi, sia come cittadini che come esseri umani. La problematica situazione pandemica, che oramai ha preso il controllo della nostra vita quotidiana, ci rende più consapevoli del concetto di “sanità” e “diritto alla salute” che fino ad un anno fa davamo solamente per scontato.
L’Italia, malgrado i tagli fatti in questi ultimi anni all’investimento sulla salute, in generale vanta uno dei migliori sistemi sanitari presenti in Europa, grazie anche ai principi che lo costituiscono, secondo cui tutta la popolazione, senza disparità e discriminazione, deve avere libero accesso ai servizi offerti in campo sanitario. Tuttavia, negli ultimi mesi, la pandemia ha messo in evidenzia alcune esigenze che il nostro Stato non è riuscito a gestire nel modo migliore, come ad esempio l’assenza del personale medico, la carenza dei posti letto e delle macchine necessarie alla riabilitazione.
Ma cosa si intende per diritto alla salute?
Come sottolineato nell’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e nell’interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti”. Si tratta di uno straordinario successo, risultato di decenni di lotte per l’uguaglianza dei diritti umani che finalmente riconosce il diritto alla salute come inalienabile e innato nell’uomo.
Il nostro Stato si impegna quindi a garantirci un ottimale livello di vita che, oltre al benessere fisico, si occupi di assicurarci anche il benessere psichico, indispensabile per poter vivere bene. Un paragone che permetta di capire l’importanza di questo diritto è possibile farlo con la Cina, dove in alcune fabbriche di Apple un’indagine ha svelato le condizioni disumane nelle quali i lavoratori si trovavano, trattati come macchine e costretti persino a firmare un “contratto antisuicidio”.
Lo Stato deve garantire ai propri cittadini una serie di diritti naturali che possano assicurare di vivere nelle condizioni migliori possibili. Gli articoli stabiliti durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite formano nel loro insieme la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” e, ritengo, che sia importante la lettura e la conoscenza di essi da parte della popolazione mondiale, poiché essenziali sono i principi sui quali si basano i fondamenti della nostra etica. Facendo un paragone con il passato, grazie allo studio scolastico della storia sappiamo benissimo come fino a pochi secoli fa anche solo il diritto dell’individuo a non essere tenuto in stato di schiavitù (articolo 4) non era per nulla scontato, oppure, come ribadito nell’articolo 16, <<Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione>>. Purtroppo, ancora oggi in molti Paesi, come ad esempio l’Afghanistan, dove tra il 60 e l’80 per cento dei matrimoni sono forzati, questo diritto non è riconosciuto.
Grazie ad una lettura più approfondita di questi articoli un cittadino può conoscere la totalità dei diritti che vengono a lui attribuiti, e in questo modo può riconoscere quando qualcun altro ne stia abusando e perciò intervenire per la propria tutela.
Prendendo spunto dall’attualità, è un diritto per noi studenti che ci sia garantita l’istruzione nelle condizioni più ottimali, e questo è oggetto di dibattito tra l’Italia e l’OMS, che in ogni modo cerca di trovare una soluzione per poter riaprire le scuole con le dovute precauzioni, poiché si sa quanto per un ragazzo la scuola tradizionale (non la didattica a distanza) incrementi la produttività, la socialità, il livello di salute mentale e tanto altro.
Anche se la presenza di tale Dichiarazione dovrebbe favorire il mantenimento della pace tra gli Stati e tra essi e i cittadini, al fine di prevenire l’insorgere della tirannia e dell’oppressione, non è ancora ben chiaro quale sia il livello ottimale di condizioni di salute che la Nazione deve garantire ai cittadini così che ci sia la conferma che essi stiano vivendo bene e così che sia più efficace la tutela di tali diritti verso le persone stesse.
Ma cosa può migliorare la qualità di vita di una persona? Come sostenevano apertamente i Greci: Mens sana in corpore sano, questo vuol dire che è il movimento e quindi lo sport a giocare un ruolo fondamentale. Sebbene sia lo Stato a garantire nel limite delle sue capacità, e quindi da un punto di vista giuridico, il benessere dell’individuo, a mantenere il proprio corpo in forma e in salute, siamo principalmente noi a dover curare questo aspetto e farlo non prevede un impegno eccessivo da parte nostra. Delle piccole accortezze nella nostra vita quotidiana, come tenersi sempre in movimento (anche 30 minuti al giorno di camminata fanno la differenza!) e rinunciare a qualche panino del Mc Donald ci permetteranno di prevenire molti problemi di salute provocati da stili di vita malsani. Le attività cardio ad esempio vanno bene non solo per restare in forma ma aumentano le prestazioni del muscolo più importante che abbiamo: il cuore. Quest’ultimo, rafforzato da questa attività, pomperà il sangue meglio e con meno fatica, ma non solo, migliorerà anche il sistema immunitario, abbassando il rischio di malattie degenerative in età avanzata. Gli effetti benefici da elencare sono davvero infiniti, e questo fa capire perché lo sport, affiancato ad una corretta alimentazione, sia sempre stato considerato la migliore medicina.
A livello mentale e sociale, infatti, ha un impatto altrettanto significativo; esso permette di mettersi in gioco e capire veramente quali sono le proprie capacità, e ciò comporterà una migliore fiducia in se stessi e spronerà a fare sempre di meglio. Inutile dire che lo sport è un toccasana per la propria autostima, e inoltre la pratica di sport di gruppo permette la socializzazione e l’acquisizione di importanti valori come il rispetto verso l’avversario. È scientificamente provato che un’attività fisica regolare migliora l’attività cognitiva, la memoria, la concentrazione e la qualità del sonno, grazie alla forte riduzione dello stress.
Bisogna far presente però, che vi sono anche degli aspetti negativi, scaturiti da eccessi in questo contesto. Noi giovani più di tutti, specie durante l’adolescenza, siamo portati ad assumere comportamenti sbagliati dalla volontà di ottenere un corpo perfetto e siamo molto influenzati dai social. Essere sottoposti alla continua visione di persone con addominali scolpiti o fisici perfetti porta ad un inevitabile paragone con il proprio corpo, che se non corrisponde a quei canoni di bellezza si considera inadeguato. Questo ha un grande impatto soprattutto per i ragazzi più fragili, che non riuscendo a sopportare tale situazione iniziano a sviluppare dei disturbi alimentari come anoressia o bulimia e spesso sono accompagnati dalla depressione. Fare sport in quantità eccessiva e non compensare con una alimentazione completa infatti non solo porta ad una drastica perdita di peso, ma anche a problemi di salute. Sono anche tanti i ragazzi che al giorno d’oggi passano le loro giornate chiusi nella loro stanza, preferendo un videogioco ad una passeggiata e mangiando quello che vogliono senza pensare alle conseguenze, e questo ha un grave impatto negativo sulla persona, e fin dal principio i genitori dovrebbero intervenire.
Questo è un esempio di come una persona in primis debba integrare nella quotidianità comportamenti che permettano in mantenimento di un buono stato di salute, non ostacolandola. Abitudini come il consumo di alcolici in modo regolare, l’uso di stupefacenti o più semplicemente il fumo, compromettono la salute di una persona. Una cattiva abitudine sempre più presente è la mancanza di un numero ottimale di ore di sonno. Dormire bene ci aiuta a rafforzare le difese immunitarie, a regolare il livello della pressione sanguigna, a migliorare il metabolismo e a prevenire ipertensione, diabete e depressione e questo spiega l’importanza di questa attività; perciò andare a letto troppo tardi o addirittura restare sveglio tutta la notte, danneggia in modo significativo il nostro organismo.
In conclusione, ogni persona, oltre che essere titolare dei diritti che lo Stato garantisce, deve perciò contribuire al proprio benessere, avendo rispetto per il proprio corpo e accettandolo così com’è, perché l’ossessione per la perfetta forma fisica ad ogni costo può essere molto dannosa.
Lucrezia Salvia IV A CR