venerdì, Novembre 22, 2024
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Stop alla violenza contro le donne

Le donne non sono oggetti.  Molti uomini continuano a non capire questo concetto, che può apparire insensato agli occhi di chi infligge ferite irreparabili alle donne.  Alcuni uomini molestano, sminuiscono, deridono, picchiano le donne, perchè con la forza e la violenza intendono sottometterle e renderle fragili. In realtà le donne sono le creature più forti in assoluto, sono il nucleo della vita, racchiudono i sentimenti dell’amore, l’angoscia, la tristezza e la gioia.

La scrittrice contemporanea Michela Murgia afferma: “Agli uomini basta un perché, ma alle donne serve anche un per chi”; inizialmente non riuscivo a comprendere il significato di queste parole, ma riflettendo mi è venuta in mente che spesso per identificare una donna si utilizzano espressioni del tipo la moglie di, la ragazza di, lavora per… Ecco la spiegazione, le donne sono catalogate ed etichettate come oggetti e possedimenti di qualcuno e non per le qualità che possiedono. La storia è ricca di lotte mosse da donne caparbie che hanno lottato e continuano a lottare per quei diritti che gli uomini acquisiscono sin dalla nascita.

Le donne vengono spesso utilizzate, anche e soprattutto nel mondo televisivo, per attirare l’attenzione del pubblico, sempre intrappolate in stereotipi dai quali è difficile uscire. Ancor peggio, alcuni uomini non accettano il “No” di una donna, abusano di lei in modo vergognoso mentre dovrebbero essere i primi a proteggerla e a prendersene cura. I numeri della violenza contro le donne nel mondo sono elevati e si registra un aumento con la pandemia Covid. In Italia i dati ISTAT mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.  Non tutte le violenze subìte, però, sono oggetto di denuncia.

Spesso le vittime di violenza domestica non denunciano per motivi legati alle conseguenze negative che si possono generare nel contesto familiare, soprattutto per paura generica (14,8%) e per paura della reazionedel violento (13,7%). Il 3,8% delle persone motivano il ritiro della denuncia perché invitate a farlo direttamente dalle Forze dell’Ordine o perché hanno poca fiducia in queste ultime.

Alla paura e alla sensazione di non essere tutelate si somma anche l’impossibilità concreta di un’alternativa di vita: sono molte in questo senso le donne che dichiarano di non avere un posto dove andare (6,9%, con +4,7 punti percentuali rispetto al 2019). Tra le vittime, il 2,9% ha ritirato la denuncia e una su due è tornata dal maltrattante. Sono queste cifre che non ci devono far abbassare la guardia e tenere alta l’attenzione su un fenomeno sotteso ma in continuo aumento nello stato attuale di quarantene e lockdown dovute al coronavirus.

Uomini, rispettiamo le nostre donne e scolpiamo nella mente i versi di William Shakespeare:

“Per tutte le violenze consumate su di lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciato,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le sue ali che avete tarpato,
per tutto questo:
In piedi, signori, davanti ad una Donna!”

Mattia Impellizzeri Classe 2A Scuola secondaria primo grado Zirilli

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