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“24live.it-Barcellona News”: la voce del territorio barcellonese

E’ stato con molto piacere che venerdì 31 gennaio 2020, nell’ambito delle attività di “Giornalismo” della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” coordinate dalla prof.ssa. Michaela Munafò, tutti gli alunni delle classi seconde e terze che compongono la redazione del giornale scolastico “FoscoloNews” e frequentano il laboratorio hanno avuto il piacere di ospitare nella loro aula multimediale Giuseppe Puliafito, direttore della testata giornalistica online “24live.it-Barcellona News”. Essi hanno così potuto parlare con lui di “informazione online di qualità al tempo dei social” e ascoltare dalla sua voce le motivazioni che lo hanno portato a dare vita nel 2013 al primo sito di notizie della nostra città.

“24live.it-Barcellona News”: la voce del territorio barcellonese

“Barcellonese Doc”, da sempre appassionato di informazione, il direttore di “24Live.it” ha iniziato la sua carriera in diverse testate giornalistiche e nel 2003 ha iniziato a lavorare per il quotidiano “Il Giornale di Sicilia”, una grande palestra dove ha svolto brillantemente il suo compito e dove ha avuto modo di conoscere colleghi di grande esperienza. Con il passare del tempo, però, la crisi della “carta stampata” e la progressiva riduzione di spazi dedicati alle notizie relative alla nostra città, spesso ridotte alla sola cronaca nera o giudiziaria, ha fatto nascere in lui desiderio di voler informare a 360° sulla città di Barcellona Pozzo di Gotto e sul suo comprensorio, con notizie di ogni genere, soprattutto positive. E ciò era possibile ormai solo online. Nasce così nel 2013 “24live.it-BarcellonaNews”, la testata diventata oggi, con la collaborazione della moglie Flaviana Gullì, anche lei giornalista, un punto di riferimento per l’informazione locale grazie al suo stile sobrio e il più possibile obiettivo, un giornale online che ci informa quotidianamente e spesso in tempo reale, con notizie accertate e affidabili, sugli avvenimenti più importanti della nostra città e provincia.

“24live.it-Barcellona News”: la voce del territorio barcellonese

Il direttore Giuseppe Puliafito sicuramente nella sua carriera giornalistica ha effettuato diverse interviste, ma questa volta è stato lui a rispondere alle domande che gli hanno rivolto i due giovani “giornalisti in erba” Giada De Pasquale e Giuseppe Levita della scuola secondaria “Foscolo”.

Direttore, lei ormai lavora da svariato tempo nell’affascinante settore del giornalismo. Vuole raccontarci la prima cosa che le salta in mente pensando al suo lavoro?

La prima cosa che bisogna avere per fare il giornalista è la passione che, come in tutti i mestieri, è la chiave per poter lavorare bene. Una delle prime cose che mi saltano alla mente pensando al mio lavoro è il mio obiettivo, ovvero quello di tirar fuori il meglio della mia città nei miei articoli, cercando di esaltarne gli aspetti positivi, per esempio le iniziative come la vostra. Io personalmente cerco di lavorare sempre con persone che valorizzino i punti di vista culturali e artistici della nostra città, e che non si soffermano soltanto sulle cose che non vanno bene. Dare un’immagine di Barcellona anche positiva e non solo negativa.

Come le è venuta la passione per il giornalismo? Era un sogno che ha portato avanti fin da piccolo, o lo ha capito in seguito che sarebbe stato il suo lavoro?

In realtà da piccolo volevo fare il giornalista sportivo, perché ero appassionato della Juventus. Poi, crescendo, mi sono allontanato da quest’idea perché ho pensato che non potevo costruirmi una carriera con questa professione. Quindi ho cercato di crearmi un’altra strada, ma alla fine nel ’99, quando stavo ancora studiando all’università, ho incontrato quella che sarebbe stata la mia futura moglie che mi ha convinto a coltivare la mia passione. E da qui ha avuto inizio il mio percorso da giornalista nel “ Giornale Di Sicilia”. 

Poteva immaginare di diventare direttore di un così importante giornale online?

Non mi sento importante, anzi non pensavo certamente di arrivare fino a questo punto. Sicuramente grazie alla mia perseveranza nel seguire questo percorso, scommettendo sulla mia città e portando avanti la mia passione, che mi ha aiutato a crescere come giornalista, ho creato il mio giornale online, visto che a Barcellona ancora non ne era presente nessuno. Molti sono stati i consensi raccolti. “24live.it” è stata una sfida che è diventato un punto di riferimento per tutti per il nostro modo di dare informazioni.

Che cosa consiglia a chi, come lei, vuole affacciarsi a questo mondo intraprendendo il meraviglioso percorso del giornalista?

Innanzitutto è molto difficile fare il giornalista, qua non c’è un gran premio, nel senso che non si guadagna molto per vivere. Sinceramente per prima cosa vi consiglierei di ragionare sulla vostra coscienza e sulla vostra professionalità, informandovi e  chiedendo anche a persone che hanno una certa esperienza, come ho fatto io, consultando la redazione del “Giornale di Sicilia”; rivolgendomi a quelle persone che hanno scritto articoli molto pesanti sulla mafia regionale e che mi hanno trasmesso la capacità di gestire in maniera corretta le informazioni scottanti. In ogni caso preparatevi sempre una via secondaria o di accompagnamento al percorso di giornalista, perché il giornalismo qui al Sud non dà da vivere. Considerate la possibilità di spostarvi anche in un’altra città e trovare un’altra professione che possa darvi soddisfazioni economiche e consentirvi di portare avanti una famiglia.

Cosa bisogna saper fare per riuscire ad entrare nella sua testata giornalistica?

Bisogna saper scrivere e avere le basi, ovvero tutto ciò che può essere utile dal punto di vista di un giornalista. Una volta usciti dalle scuole medie, però, quasi sicuramente molti di voi non avranno più interesse a continuare a scrivere. Io vi consiglio invece di non lasciare mai questa strada e di non perdere il lavoro fatto, perché questo che state facendo ora è una palestra fondamentale, portando sempre con voi la passione per questo lavoro. Per rispondere alla domanda, ripeto che per entrare nella mia testata non ci vuole poi tanto: bisogna solo saper scrivere gli articoli e avere la costanza nel farlo. Un vero giornalista deve scrivere in modo obiettivo, tralasciando le opinioni politiche e arrivando direttamente al fulcro della notizia .Nei casi di cronaca nera, poi, bisogna sempre essere cauti nel dare le notizie, verificando sempre le fonti e avendo rispetto delle famiglie che sono coinvolte e che hanno subito un lutto. Per fare il giornalista, aggiungo, bisogna fare almeno due anni di praticantato e tanta gavetta. Raccontare i fatti in modo pacato e senza sensazionalismo.

Centinaia di ragazzi, molto talentuosi, scrivono testi da inviare al suo giornale. Le è capitato che qualcuno l’abbia colpita particolarmente?

Quest’anno siamo alla Quinta edizione del “Concorso 24liveSchool” ed è grazie a chi partecipa, perché la forza di questo concorso siete proprio voi, ragazzi. Ci sono stati molti articoli interessanti, ma in particolare mi colpiscono quelli che raccontano la realtà dei fatti in modo critico, quelli che descrivono la realtà e si rendono conto delle cose che non funzionano. Il vincitore del primo anno del Concorso – tra l’altro alunno della vostra scuola – ha scritto un articolo di denuncia che mi ha colpito particolarmente poiché segnalava i versamenti delle fabbriche di agrumi nelle fogne da cui scaturivano delle esalazioni maleodoranti di acido. Sempre lo stesso anno un ragazzo del Liceo Classico ha presentato un articolo di denuncia sulla mafia. Questi articoli mi fanno capire che i ragazzi sono molto attenti alla realtà che li circonda.

Le cose, con il nuovo millennio, sono molto cambiate con l’avvento dei social, soprattutto nel giornalismo. Quali sono le differenze?

Questo è un momento molto difficile per il giornalismo perché tutti si sentono, attraverso i social, “giornalisti” e credono di avere sempre ragione. Mi è capitato spesso di trovare su Facebook degli articoli su fatti per i quali il nostro giornale non aveva ancora dato la notizia perché in attesa delle verifica di attendibilità, e di essere stato sottoposto a domande sul motivo del perché ancora non vi era scritto niente su “24live.it”. Sicuramente qualcuno non riesce a fare la differenza tra i  giornalisti e una persona qualunque che scrive sui social. Anche noi, però, sfruttiamo i social, perchè possono essere punto di ispirazione per scrivere un articolo e anche solo una foto pubblicata, con su scritto cosa è successo, può darci l’input per andare sul posto e scrivere l’articolo.

La nostra generazione è appassionata di internet e social media, tuttavia siamo a conoscenza del fatto che purtroppo sono presenti molte “fake news” in giro per il web. Può dare consigli su come distinguere le notizie vere da quelle false?

Sicuramente non bisogna andare su siti notoriamente inaffidabili, ma fare riferimento a giornali online affidabili. Bisogna sempre fare molta attenzione quando arriva qualche notizia, anche per noi in redazione. Nel caso di arresti prendiamo solo le informazioni che arrivano dalla procura e si consultano i Carabinieri per avere l’attendibilità della notizia. Però non tutti i giornalisti fanno queste verifiche e purtroppo è capitato che si verifichino delle “fake news” clamorose , come quella che riguardava la morte del sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, che un giornalista ha dato sicuramente senza prima verificarne la veridicità spinto dalla frenesia di arrivare primo a divulgare la notizia. In questo caso si fanno dei veri e propri strafalcioni.

Se dovesse scegliere il suo lavoro oggi, quale sarebbe?

Il mio lavoro è quello di Giornalista pubblicista per scelta e non professionista. Il giornalista professionista non può fare altri lavori, e ciò ai fini economici non rende molto. Per questo motivo ho scelto il lavoro di giornalista pubblicista. In ogni caso non cambierei lavoro perché mi sento portato solo per questo e non per altro. E bisogna essere sempre soddisfatti del lavoro che si fa per svolgerlo nel migliore dei modi.

Conclusa l’intervista, i ragazzi hanno quindi ringraziato il Direttore Giuseppe Puliafito per la disponibilità dimostrata, a sua volta questi si è dimostrato entusiasta di avere condiviso con “i piccoli giornalisti” della “Foscolo” la sua storia.

Grazie direttore.

Giuseppe Levita e Giada De Pasquale

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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