Lettera aperta del D.S. Stello Vadalà agli studenti
Ragazzi miei,
L’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ci impone, da qualche settimana, di modificare le nostre abitudini, ma non cambia, di certo, le nostre convinzioni e, soprattutto, non modifica le nostre necessità.
In quest’ottica, la “sospensione didattica” decretata negli ultimi giorni, dal Ministro della PI, non può e non deve impedirvi di andare avanti nella vostra formazione; non può e non deve impedirvi di pensare al vostro futuro; soprattutto, non può e non deve impedirvi di sognare.
Sappiate, e lo dico con convinzione, che l’attuale, anomala condizione, così come repentinamente si è sviluppata, ben presto si esaurirà e sarà allora che potremo davvero valutare gli effetti del nostro attuale agire.
In questi anni vi ho insegnato a pensare prima di cedere a quello che potrebbe essere il comportamento non migliore, ma solo più comodo; vi ho esortato a non dovervi mai pentire, guardando al passato, a non dovervi mai rammaricare per il “non fatto” o per il “mal fatto”.
Ora più che mai è importante che voi mettiate in atto ciò che ho cercato di trasmettervi.
Trasformate, allora, l’attuale disagio in una risorsa e sappiate valorizzare la nuova esperienza della “formazione a distanza” considerandola una nuova opportunità.
In questi giorni abbiamo tutti ammirato il lavoro intenso degli operatori sanitari, abbiamo visto medici ed infermieri infettarsi per aiutare con abnegazione i pazienti, giornalisti raggiungere i luoghi dell’epidemia per assicurare l’informazione, le unità di crisi istituite dal Governo centrale e dalle Regioni, lavorare senza soluzione di continuità e, aggiungo io, apprezzato il lavoro intenso svolto dai vostri professori per continuare, nonostante tutto, nella loro azione educativa con l’ausilio delle nuove tecnologie.
Insomma, il Paese non si può fermare e ciascuno deve fare la propria parte. Voi soprattutto non vi potete fermare, sarebbe troppo facile. Faccio appello al vostro senso di responsabilità.
Sta anche a voi, dunque, sia pure con nuove modalità ed in diverse condizioni, riconquistare quella sorta di normalità di cui la nostra Italia, oggi più che mai, ha assoluto bisogno.
Non subite una situazione che rischia, se mal affrontata, di bloccarvi, in passiva attesa che solo gli altri ci pensino.
Siate presenti a voi stessi e positivi e attivi attori di un presente che ben presto diventerà passato, allora si, sarete orgogliosi della maniera di esservi, anche voi, adoperati, pure con il vostro impegno, nello studio, per il superamento dell’improvvisa ed imprevedibile, ma solo momentanea urgenza.
Abbiate fiducia nei vostri professori, seguiteli e contattateli in chat o per posta elettronica. So che loro si sono già tutti bene attivati.
La scuola amministrativamente funziona, preside, personale Ata e professori vi sono vicini ed anelano solo a potervi aiutare e supportare.
Fate tesoro del concetto di insieme che da sempre guida la nostra comunità scolastica.
Tra qualche giorno ci rivedremo tutti a scuola con rinnovata energia e rinsalderemo, de visu, ove ancora necessario, i nostri rapporti interpersonali.
A tutti un caro abbraccio
Il Preside
Parole meravigliose caro Stello, per tutti, anche per chi non fa parte della tua comunità scolastica. Fai riflettere sulla positività di una situazione drammatica, perché ognuno di noi può essere una forza vitale per gli altri, grazie al coraggio, all’altruismo, all’abnegazione e al rispetto del prossimo. Grazie, L. Campanella