Adotta una panchina al Real Bosco di Capodimonte
Real Bosco di Capodimonte, il parco pubblico urbano più esteso d’Italia, il polmone verde di Napoli che assicura squisitezza d’aria e di cultura, sino a non molto tempo fa c’erano in tutto 40 panchine con tre milioni di visitatori annui e tre posti a sedere su ogni panchina. Il conto è presto fatto, una seduta ogni per ogni 70 persone.
Poiché gli ettari di questo paradiso verde sono 130 e più, l’esigenza di sostare è naturale per tutti. Già, ma con le casse perennemente piangenti come risolvere il problema?
Ecco l’idea dell’associazione “Amici di Capodimonte”, un appello alla popolazione: pensateci voi, adottate una panchina, 500 euro. In un breve giro di tempo sono arrivate più di cento panchine e si punta a 200, rigorosamente uguali alle antiche e con dedica dell’offerente, come i banchi in chiesa.
Ogni adozione ha dietro di sé una storia. Una storia d’amore, la storia di una nascita, a volte la storia di una perdita oppure la storia di un’amicizia.
E non basta! Chi ama il Real Bosco può adottare pure un albero; ed ecco comparire a fianco di piante esotiche e secolari, vanto di questo parco, anche giovani fusti, pure loro con targa dedicata.
“Adottare una panchina, adottare alberi a Capodimonte ha proprio cambiato il rapporto dei napoletani con il Bosco, ora non chiedono solo al direttore, alla statua di San Gennaro una soluzione pensano che questa soluzione è anche la loro”, dice il direttore di Capodimonte.
Si riattiva e si rinsalda anche così il senso civico di una comunità, con una invenzione semplice perché agganciata ai sentimenti primari dell’affetto e dell’amore. D’altronde la panchina è il luogo simbolo degli innamorati. Miracolo di San Valentino trasformare il polmone di Napoli in cuore della città.
