A RODI’ MILICI il carnevale storico “I Misi ill’annu”
A Rodi’ Milici in provincia di Messina si è svolto domenica 23 febbraio 2020, un Carnevale di origine storica molto particolare. Questo consiste nella sfilata di dodici cavalieri a dorso d’asino a rappresentare i mesi dell’anno, tutti agghindati con abiti d’epoca, molto colorati, con mantelli, lustrini e la scritta del mese sulle spalle. I cavalieri, però, oltre a rappresentare i mesi, rievocano ognuno il desiderio di prendere il potere al posto del re.
La sfilata comincia con un bellissimo carretto siciliano che precede i cavalieri, che avanzano uno alla volta, mentre ad accompagnare il corteo anche il gruppo folcloristico “La Madonnina” di Messina, con tamburi, fisarmoniche, canti e balli. Il gruppo poi si riunisce nella prima delle due piazze in cui si svolgerà la recita, quella di San Bartolomeo. Qui i cavalieri si dispongono in cerchio e, a turno secondo l’ordine dei mesi, ognuno recita, praticamente urlando, la sua parte elencando tutte le ragioni per cui vuole sostituirsi al re, mentre qualche asino suscita le risate del pubblico perché fa le bizze e i bisogni. È il momento più importante della rappresentazione, quando poi giunge anche il cavaliere che fa la parte del cosiddetto “poeta”, che interviene per cercare di portare la pace tra i litiganti per il posto del re; presente anche il personaggio chiamato il “viandante”, l’unico a non essere sull’asino, che fa una sorta di telecronaca dell’evento e invita i cavalieri a portare rispetto al re. Successivamente il corteo riprende a sfilare per le vie di Rodi’ con tutti i suoi colori e le musiche del gruppo folcloristico e giunge in piazza San Martino, dove la recita viene riproposta nello stesso identico modo.
Alla fine di tutto, il gruppo folcloristico chiude in allegria una domenica di Carnevale diversa dalla solita sfilata di carri allegorici.
È stato piacevole conoscere la storia di questa rappresentazione, che un signore anziano di Rodì che mi stava vicino durante l’evento mi ha molto gentilmente spiegato, raccontando anche che questa recita vuole simboleggiare come il popolo, identificato con i cavalieri, si ribelli sempre al potere tirannico dei re.
Io credo sia molto importante mantenere le tradizioni e far rivivere questi carnevali storici, perché c’è sempre da imparare qualcosa dal passato per poter affrontare meglio il futuro.
Domenico Calabrò
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.