Il vento di Auschwitz
Il
vento di Auschwitz
La memoria è nel vento,
i bambini sono polvere nel vento…
Tutti e tutto non sono altro che vento ormai!
Sono stati,
loro sono stati
mai felici, spensierati per una volta?
No, tristezza e malinconia li circondavano
Soffia, soffia…
Vento del ricordo…
Sulla strada polverosa della Storia.
Il vento è un elemento che molto spesso ritroviamo nella descrizione dei campi di concentramento: lo ritroviamo nella canzone di Guccini “La canzone del bambino nel vento” ed in diversi scritti, come nel libro “E il vento si fermò ad Auschwitz” e molti altri ancora….
Il vento accompagna sempre la vita dei protagonisti, ma non è solo un fenomeno atmosferico certamente presente nella fredda Polonia, invero esso assume un significato simbolico molto importante. Il vento che soffia diventa un tutt’uno con la polvere e la cenere sprigionata dai camini dei campi di concentramento. Vento che sospinge la cenere alta nel cielo e che trasforma le anime che ogni giorno venivano bruciate in ali d’angelo che vivranno finalmente felici e spensierate.
Come tutti sappiamo il 27 gennaio ricorre la “Giornata della memoria”, per tutte le vittime, ebree e non, della 2a guerra mondiale nei campi di concentramento. Le vittime che si contano sono milioni in tutto il mondo.
Anche la scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto, come ogni anno, pianterà un albero per i “Giusti” nel suo giardino, per onorare coloro che hanno dato la propria vita per salvare quella altrui e per questo ci teniamo a ringraziarli ancora oggi. In questo giorno così importante, infatti, dobbiamo celebrare la memoria di quello che l’umanità è arrivata a fare, celebriamo il silenzio con cui le povere vittime ebree dovettero subire tutto questo, celebriamo il ricordo di quei tempi che sono passati e celebriamo la storia che non dovrà mai più descrivere nei suoi libri una catastrofe del genere.
Purtroppo, possiamo solo parlare e non fare altro… Tutti vorremmo tornare indietro nel tempo e cambiare il passato, ma sappiamo che non si può. Eppure ancora oggi c’è qualcuno che afferma che quello che è accaduto è giusto, che le dittature fasciste e naziste erano leali e riferivano la verità sul popolo ebreo.
Da ragazza che fa parte della nuova generazione non so proprio come si possa andare avanti: quando ci risveglieremo da questo sogno infernale? Quando affermeremo che certi sbagli non si dovranno ripetere più? Quando?
Invece di migliorare mi sembra di cadere sempre più in giù, di scavare una fossa sempre più buia e di non crescere mai. Possiamo essere tutto ciò che vogliamo, possiamo anche andare nello spazio, ma non saremo mai essere umani se non maturerà in noi la consapevolezza di ciò che è stato commesso circa sette decenni fa, la consapevolezza di ciò che ognuno di noi costituisce per il futuro che verrà.
Diamo una speranza a coloro che verranno dopo di noi, diamogli la forza di poter credere in un mondo migliore, ma soprattutto diamogli tutto ciò che è necessario per strappare questa orribile pagina dalla storia.
Solo così “il vento di Auschwitz si poserà”…
Greta Coppolino
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.