Tempo d’innovazioni al Galilei di Ostiglia: arrivano i badge e cartellini
I cartellini o badge scolastici, dall’inizio dell’anno per i corridoi dei licei e dei tecnici dell’istituto Galileo Galilei si è sparsa la voce del loro imminente arrivo
Come preannunciato, infatti, dopo la foto che ogni membro dell’istituto ha fatto per la realizzazione delle fototessere, oggi ognuno di noi ragazzi, insegnanti, e componenti del personale scolastico, porta al collo questo nuovo particolare accessorio che ci distingue dentro e fuori dalla scuola.
Quella dei cartellini è una delle prime innovazioni che la preside Scolaro ha portato nel nostro istituto. Si tratta di uno strumento da portare in tutti gli ambienti della scuola, costituito da una fascia, con su lo stemma del Galilei e che contraddistingue per colore il ruolo di ogni dipendente e l’indirizzo scolastico di ogni studente frequentante la scuola, attaccata ad un cartellino sul quale c’è specificato il nome, il cognome e classe del proprietario del badge con inoltre allegata una fototessera.
Una domanda che in molti, però, si pongono è: Qual è lo scopo di questi cartellini?
Chiedendo un po’ in giro per i corridoi agli studenti ed ai professori si possono individuare due diversi flussi di pensiero: il primo, riguardante soprattutto la maggior parte dei ragazzi più una minoranza di insegnanti, sostiene che i badge non hanno una funzionalità effettiva in quanto non essendo elettronici non hanno la capacità concreta di registrare la presenza o l’assenza di un alunno o di un insegnante; per tale motivo lo scopo del badge, che apparentemente sembra servire per l’identificazione delle persone in luogo scolastico, diventa superfluo in quanto una persona che ha bisogno di conoscere l’identità di uno studente o un insegnante è semplicemente autorizzato a chiedere.
Il secondo flusso di pensiero contrariamente al primo è favorevole alle novità e ai cambiamenti, e riconosce i vantaggi che costituisce l’utilizzo del badge come, per esempio, il poter distinguere i membri dell’istituto durante le attività extra scolastiche (in particolare, secondo le interviste, si è riscontrato questo vantaggio soprattutto durante il primo open day dell’anno). Inoltre un altro vantaggio che apprezzano soprattutto i nuovi studenti e i nuovi professori è che diventa più facile potersi orientare tra le persone, potendone identificare il nome ed il ruolo.
Infine, alcuni ragazzi, anzi, ragazze, sostengono (testuali parole) “che il cartellino alimenta lo stalking”, ma su queste parole bisogna chiedersi se non si stia un po’ esagerando!
Per dare una vera e propria risposta a tutti questi punti interrogativi che ricadono sui badge scolastici, sono andata a porre direttamente la questione alla iniziatrice di questo nuovo progetto, la preside Lucia Scolaro.
Per chiarire l’origine di questa idea, bisogna sapere innanzitutto che la nostra preside nel suo background personale ha già sperimentato l’utilizzo dei cartellini in una scuola ancor più grande della nostra. “In futuro” ci rivela “diventeranno dei veri e propri badge elettronici” che salvaguarderanno i protocolli di sicurezza soprattutto in caso di emergenze che necessitano di una evacuazione della scuola.
Attualmente le funzionalità del cartellino riguardano invece le norme di sicurezza che curano la gestione degli studenti. Infatti, la distinzione del colore della fascia per ogni indirizzo permette al personale scolastico l’immediata individuazione degli alunni, in questo modo si ottiene anche un vantaggio nell’ambito della sorveglianza in quanto si è in grado di capire quando uno studente non è dove dovrebbe essere.
Un’altra finalità consiste nell’alimentare il senso di appartenenza che deve percepire uno studente orgoglioso di far parte del Galileo Galilei.
“Essere parte di una scuola e sentirsi parte di una scuola è una cosa che si costruisce, non è insita nell’Istituto. L’appartenere ad un’istituzione che ci rende orgogliosi di essere parte di quella comunità si costruisce passo a passo e si realizza attraverso i cartellini, attraverso le camicie con il logo che piano piano faremo, attraverso alcune azioni che questa dirigenza sicuramente vuole coltivare”
Queste sono le parole che la preside Scolaro ci ha riferito durante l’intervista, ed è questa la nuova aria di solidarietà, tra lo studente e il personale della scuola, che speriamo si diffonderà in tutto l’Istituto.
Ma tra le parole che la dirigente ci ha dedicato si nota subito un grandissimo spoiler! Le camicie con il logo dell’istituto!
A quanto pare, allora, le novità non sono finite.
Come sostiene la nostra nuova preside: “Quando soffia il vento del cambiamento alcuni alzano i muri altri costruiscono i mulini a vento, io voglio costruire i mulini a vento con voi, insieme”.
Quindi, siete pronti a sperimentare altre novità?
Articolo di Lamià Ibrahimi classe 3T
Foto di Liliana Cara Classe 4U