Batterie al litio: premio Nobel per la chimica agli inventori
Le batterie che oggi si trovano nei cellulari, nei computer e nelle auto elettriche, ovvero le batterie agli ioni litio, per averle inventate, ai chimici John B. Goodenough tedesco, all’inglese M. Stanley Whittingham e al giapponese Akira Yoshino è stato assegnato il premio Nobel per la Chimica 2019
Durante gli anni Settanta furono effettuate molte ricerche per sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili, come appunto le batterie ricaricabili. Ad iniziare fu proprio Whittingham che, durante le ricerche, individuò un materiale superconduttore molto efficiente, il disolfuro di titanio, avente una struttura che permette di incastonare ioni litio. Ottenne così una batteria potente ma non utilizzabile per il rischio di esplosioni.
Goodenough considerò di sostituire il disolfuro di titanio con l’ossido di cobalto e ottenne una batteria ancora più potente. Sulla base di questa scoperta, negli anni successivi Akira Yoshino creerà la prima batteria pronta per entrare in commercio, nel 1991, capace di ricaricarsi e di immagazzinare energia da fonti rinnovabili.
Proprio per questo motivo le loro applicazioni, spaziando in ogni campo tecnologico, contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente e continuano a portare un grande beneficio all’umanità.
Laura Siragusa IV C BS