Libertà? voglia di muoversi, pensare, amare, dire, respirare
La libertà è la più bella parola che possa mai pronunciare un qualsiasi vivente al mondo. E’ pura, è voglia di muoversi, pensare, amare, dire, respirare. Rappresenta uno dei diritti fondamentali dell’uomo, la capacità di agire e pensare senza farsi condizionare da nessuno. Essa assume un valore ancora più particolare se solo si pensa a quanto l’uomo ha dovuto combattere per ottenerla.
Per Giorgio Gaber la libertà non deve apparire come un gesto insolito, una invenzione atta a compensare una mancanza, non deve essere rappresentata da uno spazio vuoto e non è neanche avere una opinione, ma è semplicemente “partecipazione”. Mentre invece Jovanotti la descrive come un inno alla vita, alla libertà di non essere giudicati da nessuno, alla libertà di opinione, alla libertà di non saper cos’è ma quando c’è si fa riconoscere. Sono belle definizioni, tuttavia un altro tipo di significato è a mio avviso la frase e il pensiero che ha scritto Oriana Fallaci nel libro “Un uomo”. Qui, infatti, la scrittrice afferma che “la libertà non ha sinonimi, ha solo estensioni o aggettivi. Al limite essa è l’unico “ismo”, cioè l’unico fanatismo ammissibile: perché senza di essa un uomo non è un uomo e il pensiero non è pensiero.”
Giorgia Pelleriti
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.