Partita di calcio: telecronaca sessista e candalosa
Partita valida per il campionato di Eccellenza Campana, Agropoli- Sant’Angelo, giocata il 23 marzo e finita 2-0 a favore dei padroni di casa.
Protagonista di questo scandalo che sta facendo discutere tutti è Sergio Vessicchio, telecronista della partita per la piattaforma canalecinquetv.it. Tutto accade poco prima del fischio d’inizio dell’arbitro; Vessicchio elenca i componenti della terna arbitrale: accanto all’arbitro ufficiale Antonio Liotta ci sono infatti gli assistenti ufficiali Gianluca Caianiello della sezione di Napoli e Annalisa Moccia della sezione di Nola. Vessicchio indica al cameraman di inquadrare l’assistente Annalisa Moccia intenta nel verificare la regolarità della rete di una delle due porte, commentando le immagini con frasi offensive e sessiste: “chiederei alla regia di inquadrare l’assistente donna, che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne che vengono a fare dunque gli arbitri su un campionato dove le società spendono centinaia di migliaia di euro. Ed è una barzelletta della Federazione una cosa del genere.”
Il video è stato immediatamente diffuso nel web diventando subito virale, dove presto e fortunatamente, è stato oggetto di evidenti e giustificati messaggi di denuncia e di critica, di messaggi di solidarietà nei confronti di Annalisa Moccia nonché di nette prese di distanza dall’operato del sedicente giornalista.
Ignoti i motivi di Vessicchio che, al fischio finale della partita giocata allo stadio Guariglia di Agropoli, ha anche dato la sua versione dei fatti sui social, ma senza chiedere scusa per leinqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate durante la sua telecronaca.
Nonostante i risultati ottenuti negli ultimi anni sul tema delle pari opportunità c’è evidentemente ancora molto da fare, anche dal punto di vista culturale.
L’ampio risalto che la vicenda ha avuto e le immediate prese di posizione che sono arrivate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, dall’Associazione Italiana Arbitri e da tutto il mondo dello sport e della politica non cancellano l’indignazione per quanto è accaduto. Molto opportunamente per il telecronista è scattata la sospensione da parte dell’Ordine dei Giornalisti, con tanto di deferimento al Consiglio di disciplina.
Spero vivamente che episodi del genere non si ripetano. Lo sport può e deve rappresentare un’arma straordinaria per sconfiggere il sessismo e condurci al pieno rispetto dell’individuo, in quanto essere umano.
Mirko Tindaro Materia