Giochi e luoghi di aggregazione, ieri e oggi, a Barcellona P. G.
I giochi semplici a cui si dedicavano nel territorio di Barcellona P.G. i bambini e i ragazzi del secolo scorso hanno attratto le nuove generazioni, facendoci conoscere le tradizioni ludiche legate alla nostra realtà paesana, così da apprezzare gli spazi che permettevano di stare insieme piacevolmente. Noi, i ragazzi della seconda F dell’I. C. D’Alcontres, abbiamo interrogato i giovani del passato e abbiamo appreso che la “trottola”, tra i vari giochi era un vero strumento di aggregazione. Essa era posseduta da quasi tutti i ragazzi e per quelli che non la conoscono diciamo subito che è un giocattolo di legno a forma di cono rovesciato, terminante con una punta di ferro.
Essa si lancia cercando di farla arrivare nella parte, disegnata a terra precedentemente, dove è segnato il punteggio più alto, mentre gira su sé stessa vorticosamente. Abbiamo saputo che un altro gioco molto amato e che ormai non viene quasi più praticato era il gioco dei “birilli”, chiamati “brigghia”.
Essi erano costruiti in legno e venivano sistemati seguendo una forma geometrica. Vinceva il giocatore che con un’altra palla, molto più pesante, riusciva a buttar giù il numero più alto di birilli. L’ultimo gioco su cui abbiamo investigato è stata “la campana”, detta anche “triricchette” in Sicilia, un gioco per bambini che poteva avere uno o più partecipanti.
È un gioco semplice ma assai antico, tradizionalmente le origini della campana vengono fatte risalire ai tempi dell’antica Roma, quando veniva praticato con il nome di “zoppo”, con riferimento alla regola di saltellare da una casella all’altra su un solo piede. Tutti questi giochi venivano praticati soprattutto in spazi aperti dove i ragazzi potevano incontrarsi, socializzare e divertirsi in modo sano e semplice. Allora, come anche oggi, Spinesante era un luogo di aggregazione sia per i bambini sia per gli adulti. Certo, in questi ultimi anni si è arricchita di aree attrezzate, infatti, sono presenti un campo da calcio e uno da basket, il parco giochi, una pista ciclabile e un’area sterrata dove, durante il periodo estivo, montano le bancarelle e le giostre. Per i Barcellonesi pronunciare Spinesante equivale a dire vacanza perché è un luogo che si affaccia sul mare e da dove, quando il cielo è sereno, si possono ammirare le isole Eolie che si stagliano sull’orizzonte. Spostandosi di qualche centinaia di metri ci si ritrova in quella che oggi è la Piazza delle Ancore, sulla quale si affacciano molti bar e punti di ritrovo che offrono ai giovani la possibilità di riunirsi. A poca distanza dalla piazza, in occasione della festa di San Rocco, si svolge una fiera del bestiame, nell’alveo del fiume Longano. È tradizione che nel periodo estivo le famiglie, insieme con gli amici e i parenti si riuniscano in spiaggia per fare dei falò e passare la serata in riva al mare, attorno al fuoco; come pure, la sera di Capodanno, e in tante altre occasioni festive, ammirare i fuochi d’artificio a mezzanotte, ma questa è una consuetudine moderna. Nel giorno delle palme si può assistere alla rappresentazione della passione di Cristo in croce.
Di recente nella piazza di Calderà sono state poste, ai laterali della piazza, due ancore, simbolo di essa, donate dalla Marina Militare Italiana nel 2009, esse pesano circa una tonnellata ciascuna.
I giovanissimi come punto di aggregazione considerano anche i giardini e gli edifici dell’Ex Monte di Pietà, siti in Piazza San Sebastiano. Essi rappresentano, comunque, un punto di riferimento per tutta la città, infatti il complesso ospita un auditorio, la Biblioteca per ragazzi ed è anche sede della Pro Loco “Alessandro Manganaro” e dell’Università della Terza Età. Nel piazzale antistante la galleria sono posti i busti di due illustri concittadini:” Nino Leotti” e Antonino Pino Balotta”, mentre su uno dei pilastri è posta una lapide in memoria di Alessandro Manganaro.
Elena Crifò classe seconda sezione F I. C. D’Alcontres