La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie nella Scuola secondaria primo grado “G. Garibaldi”
Dal pianto angosciato di una madre che esprime il suo profondo dolore per non aver mai sentito pronunciare il nome del figlio Antonio tra le vittime di mafia, nasce, per volere di Don Ciotti, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Antonio Montinaro, caposcorta del magistrato Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia nella strage di Capaci, mentre onorevolmente compiva il suo dovere, entrò da quel momento a far parte della lunga lista delle vittime innocenti di mafia. Una lista che conta anche ben 108 giovani vittime, tra cui bambini uccisi per vendette trasversali o per sbaglio, perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Già…per sbaglio. Per errore i mafiosi si sono arrogati e si arrogano il potere di togliere la vita a bambini innocenti, privandoli del diritto di crescere e diventare adulti.
Non è un caso che il 21 marzo, data che segna l’arrivo della primavera e il risveglio della natura, sia anche il giorno in cui ogni anno dobbiamo commemorare nelle piazze e nelle scuole le vittime innocenti delle mafie, perché risvegliarne il ricordo serve a non dimenticare, serve a ribellarci all’illegalità, al comportamento mafioso e omertoso e urlare in una voce corale il nostro NO ALLA MAFIA.