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#liberidiscegliere

Martedì 19 marzo 2019, presso il Museo Didattico dell’Istituto comprensivo “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto, gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno avuto modo, nell’ambito del progetto “Legalità”, di approfondire con alcune rappresentanti dell’associazione “CAMMINO” – l’avv. Doriana Scolaro e l’avv. Antonella Fugazzotto – alcuni punti di vista sul film TV “Liberi di scegliere”, diretto da Giacomo Campiotti sul tema della ‘ndrangheta e ispirato all’impegno del giudice Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria che ha avviato il progetto di recupero con lo stesso nome.

La storia, che i ragazzi hanno avuto modo di conoscere qualche settimana fa al momento della trasmissione in prima TV su RAI1, parla della vicenda vera di un ragazzo, Domenico, allontanato dalla famiglia da un giudice del Tribunale dei Minori, qui chiamato Lo Bianco, per aiutarlo a fargli vivere la sua vita lontano dalla criminalità e dal padre. Nel corso del dibattito si sono prese in considerazione scene del film e parlato di alcuni ragazzi che vengono aiutati per liberarsi dalla “‘ndragheta”, un’organizzazione criminale mafiosa della Calabria, per non far loro passare la stessa vita dei genitori, vita molto difficile per tutti nelle “famiglie”, in quanto anche la donna, pur non coinvolta direttamente, ne è pur sempre influenzata, non può studiare nè lavorare per essere indipendente.

Tra i momenti che più hanno colpito i ragazzi – e sono stati molti perchè la vicenda li ha molto coinvolti e interessati – è stata citata ad esempio quella iniziale in cui c’è Giovanni, fratello maggiore di Domenico, che pur contattato da subito dal giudice Lo Bianco, decide di non tradire il padre e seguire le sue orme senza farsi aiutare. Così, quando il giorno di Natale si ritrovano in un bunker con tutta la famiglia e vengono sorpresi dalla polizia, il ragazzo per proteggere quest’ultimo uccide un poliziotto ed è costretto a subire sedici anni di carcere. Tra le scene positive, invece, si è sottolineato il momento in cui Domenico e la sorella decidono di liberarsi dal loro destino già scritto e si fanno aiutare ad andare via da un ambiente negativo per loro. Come hanno spiegato agli alunni presenti le rappresentanti dell’associazione “CAMMINO”, che significa “Camera Nazionale Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni” e si occupa proprio di minori in difficoltà, sono molti i ragazzi adolescenti del Sud, soprattutto in Calabria, che si trovano in queste situazioni tutt’ora, mentre la cosa importante è invece che tutti possano decidere il proprio cammino e il proprio futuro. Soli o con qualcuno, tutti dobbiamo essere “liberi di scegliere”, in ogni contesto, ed essere consapevoli e sicuri di noi stessi, proprio come alla fine ha fatto Domenico. Perché scegliendo ciò che è sbagliato dopo un po’ arrivano conseguenze negative che segneranno per tutta la vita. E’ stato un dibattito molto interessante, che ha fatto riflettere i ragazzi su un aspetto diverso della legalità e precede un incontro sicuramente ancora più interessante nel mese di maggio, al quale saranno presenti anche il giudice Roberto Di Bella e i suoi collaboratori per questo progetto, dal titolo proprio “Liberi di scegliere”, che ha già aiutato circa una cinquantina di ragazzi a fare la scelta giusta: quella della legalità.

Vittoria Marretta

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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