“Lo studio costituisce l’apertura e il rispetto per le culture diverse”.
“Lo studio è spinta e strumento per creare le condizioni favorevoli ad un dialogo basato su rispetto ed integrazione“
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Le occasioni istituzionali non sempre sono vana retorica e sterile prosopopea. Spesso contengono, forniscono spunti di alta riflessione su questioni di profonda civiltà.
“Lo studio costituisce l’apertura e il rispetto per le culture diverse”. Questo il messaggio che ha lanciato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella festeggiando i 40 anni dell’Ateneo di Cassino.
Prendendo spunto dalla relazione letta dalla rappresentante degli studenti universitari Elena Di Palma, Mattarella ha lanciato un monito che suona come un rimprovero alle politiche del Governo sull’immigrazione e, al contempo, alla necessità di puntare su studio, approfondimento, preparazione e professionalità per costruire un Paese che non beffeggi la cultura e non esalti la superficialità.
Ha ricordato un fatto di cronaca drammatico: il caso della pagella ritrovata in tasca ad un ragazzino di 14 anni che ha perso la vita in mare mentre tentava di raggiungere il nostro Paese. Nella sua giacca c’era cucita la pagella scolastica, con i suoi voti. “Questo, dice Mattarella, interroga le nostre coscienze”.
Giovanissimi che attribuiscono alla loro pagella, al loro rendimento scolastico, il valore di un passaporto, di un accreditamento di validità, di serietà e di impegno non può che sollecitarci tutti, operatori e non del mondo della scuola, a credere nello studio come strumento di apertura alle altre culture e alle opinioni degli altri.
La pagella del ragazzino che non ha mai raggiunto l’Italia diventi pertanto simbolo potente di un valore, lo studio, che l’Italia deve recuperare.
Franca Genovese
