Intervista a Dante Alighieri
Buongiorno a tutti amici della RAI. Oggi avremo qui con noi un ospite davvero importante, un grande uomo che ha cambiato la storia. Oggi leggiamo la sua vita sui libri, ma che cosa ne dite di sapere un po’ più su di lui? Allora non perdiamo tempo e passiamo subito la linea al nostro inviato.
“Ciao a tutti, siamo qui accanto a una chiesa di Ravenna mentre aspettiamo uno dei più importanti artisti della storia. Eccolo lì, è appena uscito. Andiamo a chiedergli se ci concede un’intervista.
“Salve, lei è per caso il famoso Dante Alighieri?”
“Sì, sono proprio io.”
“Ci concederebbe un’intervista?”
“Sì certo, chiedete pure.”
“Allora, noi sappiamo che lei è nato nel 1265 a Firenze. Com’era la situazione in quel periodo?”
“Quando nacqui, la mia città si trovava a vivere uno dei momenti più difficili ma anche dinamici della sua storia. Ma è una storia lunga e vi annoierei se ve la raccontassi tutta.”
“Bene. Passando alla sua grande opera, la “Divina Commedia”, come le è venuto in mente di scrivere un poema, se così possiamo chiamarlo?”
“Devo dirvi la verità: non so come mi sia venuto in mente, però parla un po’ di me, della mia vita. All’inizio dell’Inferno, ad esempio, la selva oscura rappresenta lo smarrimento della mia anima, la perdita della retta via. Il Purgatorio rappresenta un momento di passaggio del mio spirito che si rinnova, per poi arrivare al Paradiso, il regno in cui vedo Dio nella sua grandezza.”
“E immagino che questa “Commedia” abbia un significato che vuole trasmettere ai suoi lettori.”
“Certo. La mia opera vuole insegnare ai miei lettori che chiunque può trovare la luce, però dopo aver trascorso un lungo periodo di tenebre.”
“Girano voci che lei sia molto attento ai valori simbolici dei numeri. E’ vero?”
“Esatto, è proprio così. Dato che il 3 è considerato nel Medioevo il numero perfetto, in quanto simbolo della Trinità, ho scelto di basare su di esso e i suoi multipli la struttura dell’opera.”
“Un’ultima domanda, signor Alighieri. Pensa che la sua opera diventerà famosa in futuro?”
“Beh, penso di no.”
(Non ne sarei così sicura)
“Grazie mille, signor Alighieri. Per me conoscerla è stato un vero onore e il suo aiuto è stato davvero prezioso. Adesso passiamo la linea allo studio.”
“Sì, grazie. Questi pochi minuti sono stati di sicuro molto emozionanti per tutti. Ringraziamo il signor Dante Alighieri per averci concesso queste poche ma importanti domande. La nostra puntata oggi finisce qui. Ringraziamo tutti gli ospiti che ci hanno accompagnato e noi ci vediamo domani per un altro appuntamento sempre alla stessa ora.”
Annalisa De Francesco
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.