venerdì, Novembre 22, 2024
Cultura

RITRATTO DI DONNA: FRIDA KAHLO

Il 19 Novembre a Bologna,il Palazzo Albergati ha aperto le porte alla mostra: “La Collezione Gelman: arte Messicana del XX secolo. Frida Kahlo, Diego Rivera, Rufino Tamayo, Maria Iziquiedo, David Alvaro Siqueiros e Angel Zàrraga”. La mostra si concluderà a marzo 2017.

La maggior parte delle opere in esposizione appartengono ai coniugi Frida Kahlo e Diego Rivera. Alla loro storia d’amore si intreccia un racconto emozionante, quello della “Rinascita dell’arte Messicana”, avvenuto tra gli anni venti e sessanta. Infatti, l’esposizione propone le opere della Collezione Gelman, tra le più importanti raccolte d’arte Messicana del XX secolo, i cui i maggiori esponenti sono appunto Frida Kahlo e Diego Rivera, affiancati però da altri artisti. L’esposizione propone oltre ad un percorso tra opere d’arte, anche fotografie d’epoca, ricostruzioni ambientali, che permettono così di scoprire il carattere creativo dei due artisti.

La Grande Donna protagonista della mostra è dunque Frida Kahlo, nata a Coyocàn il 6 luglio 1907. La sua passione per l’arte nasce dopo che Frida rimane vittima di un drammatico incidente all’età di 18 anni, che cambia radicalmente la sua vita. Subite 32 operazioni chirurgiche, viene costretta a lunghi periodi di immobilità.

Da qui la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che lei potesse vedersi.

Le sue gravi condizioni, portano la giovane artista a dipingere sé stessa, “l’unica che lei conoscesse”. In questi lunghi anni nasce dunque la sua serie di Autoritratti.

Al centro della sua arte non solo la sua vicenda esistenziale ma anche lo spirito del mondo a lei contemporaneo, un mondo in evoluzione, da cui sarebbe scaturita la rivoluzione Messicana. In lei si fondono il vecchio e il nuovo, le tradizioni ed il folklore con gli elementi avanguardistici più significativi del Novecento, che poi sarebbero confluiti nel corrente del realismo magico.

Per far fronte ai problemi economici familiari, Frida decide di sottoporre i suoi dipinti, al critico, pittore e muralista Diego Rivera. Rivera sbalordito dallo stile della giovane artista ne resta conquistato e la prende sotto la sua protezione. Frida diviene un’attivista del Partito Comunista Messicano, partecipa a diverse manifestazioni e nel frattempo si innamora dello stesso Rivera. Nel 1929 si sposano, anche se Frida sapeva dei continui tradimenti ed era ben consapevole di andare incontro a continue sofferenze sentimentali. Il suo più grande dispiacere sarà quello di non avere figli.

Frida muore di embolia polmonare a 47 anni nel 1954. È stata cremata e le sue ceneri sono conservate nella sua Casa Azul, oggi sede del Museo Frida Kahlo.

Viva la vida” e’ l’inno di Frida Kahlo, l’inno di una donna magica, capace di colorare anche la più tragica delle esperienze.

Petrella Sofia e Mento Martina IIIEBS

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