Il “nostro” Natale
Tra le più amate tradizioni natalizie c’è quella del presepio, che è una rappresentazione della nascita di Gesù. Il termine deriva dal latino “praesepe”, cioè “mangiatoia”, ma anche “recinto” dove si custodivano ovini e caprini: “prae” significa “innanzi” e “saeps” “recinto”.
Questa usanza ebbe origine all’epoca di San Francesco d’Assisi, che nel 1223 realizzò a Greccio (oggi paesino della provincia di Rieti, nel Lazio) la prima rappresentazione della Natività, dopo aver ottenuto l’autorizzazione da papa Onorio III.
All’interno del presepio ci sono tutti i luoghi e i personaggi della tradizione: la grotta, la mangiatoia, san Giuseppe e la Madonna, il bue e l’asino, i magi, i pastori … La statuina di Gesù bambino viene collocata nella mangiatoia a mezzanotte, tra il 24 e il 25 dicembre, mentre i re magi vengono di solito avvicinati al Bambinello nel giorno dell’Epifania.
Esiste anche un altro modo per allestire il presepio: si tratta del presepe vivente, in cui agiscono persone reali.
Molto diffusa è anche l’usanza, di origine nordica, dell’albero di Natale. Si tratta di un abete che viene addobbato con piccoli oggetti colorati e luci; può essere tenuto in casa o all’aperto. È consuetudine deporre alla sua base i doni ben impacchettati, che saranno aperti durante la notte di Natale.
In occasione delle festività natalizie è frequente, nelle zone del Centro e del Sud Italia, incontrare per le strade e ascoltare dei musicisti particolari, gli zampognari, che suonano motivi natalizi tradizionali, quali ad esempio “Tu scendi dalle stelle” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
Una squisita tradizione tipica delle nostre parti è il “riso nero”, dolce natalizio a base di riso, latte, cioccolato, zucchero, cacao e mandorle tostate, il cui profumo riempie le case.
Altra tradizione, considerata una delle più antiche, è quella di accendere i ceppi nella notte di Natale. Grandi quantità di legna e tronchi vengono accatastati ai bordi delle strade o presso gli incroci e accesi durante la notte di Natale; intorno ad essi le persone e i bambini si riuniscono in attesa del suono delle campane che annuncia la nascita di Gesù.
Martina Maio II D